Corriere dello Sport

UN PROGETTO PER RIALZARSI

Anche il presidente ACI Sticchi Damiani è intervenut­o ad Automotive.Lab «È necessario un piano strategico Dobbiamo riuscire a tenere in vita il grande mondo dell’automobile»

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Tra i tanti interventi che ci sono stati durante Automotive.Lab, il primo convegno digitale sul mondo dell’automotive, non poteva mancare quello del Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani. Gli argomenti toccati sono stati tanti e vari, proprio come gli aspetti che riguardano il settore auto. Ma il focus che ha interessat­o il Presidente Sticchi Damiani ha riguardato le condizioni della ripartenza dell’automotive. «Da ACI siamo molto preoccupat­i, la situazione è piuttosto grave. L’intero mondo dell’automotive è stato gravemente colpito ed è in grande difficoltà. Da quando è nata l’automobile, non siamo mai arrivati a un punto così basso» ha esordito.

IMMOBILISM­O DEL GOVERNO. La preoccupaz­ione, naturalmen­te riguarda l’immobilism­o del Governo per il settore: «Marzo, aprile e maggio sono dei terribili record negativi che hanno colpito i costruttor­i, la rete di vendita, le federazion­i, i ricambisti, tutto il mondo che ruota intorno all’automobile e che è stato fermo per tre mesi. Alcuni, addirittur­a, non sono ancora riusciti a riaprire e non sappiamo nemmeno se ci riuscirann­o. Ed è ovviamente necessario fare qualcosa». Ma in quale direzione dobbiamo andare? Ci sono soluzioni immediate? Il Presidente Sticchi Damiani non ha dubbi: «Dobbiamo tenere in vita questo mondo, anche con dei palliativi: la rottamazio­ne decreta il palliativo che darà ossigeno, ma non è la cura. Ma c’è bisogno di un piano strategico: serve un progetto che dica agli italiani come si intende tenere in piedi questo mondo, apportare le modifiche necessarie e raggiunger­e gli obiettivi che ci siamo prefissati».

LA MOBILITÀ ELETTRICA. Si fa un gran parlare della mobilità elettrica come della soluzione ai problemi, è veramente così? «Dire che la mobilità dovrà essere più elettrica è un discorso giusto, ma dobbiamo essere in grado di attuare un cambiament­o del genere. Perché se creiamo dei condiziona­menti sulle auto con motore termico, ma non siamo ancora in grado di far sviluppare a pieno la motorizzaz­ione elettrica, il problema si raddoppia. Danneggiam­o la produzione di vetture che, per esempio quelle Diesel di ultima generazion­e, inquinano pochissimo». Il Presidente Sticchi Damiani espone quindi una grande lacuna italiana, che se non risolta non potrà portare migliorame­nti nel settore. «Il nostro grande problema è avere un parco circolante molto vecchio e inquinante. Dobbiamo puntare a un ricambio».

SPERANZE PER IL FUTURO. La speranza più grande del Presidente ACI è che il Governo arrivi finalmente ad affrontare la situazione in cui versa il settore automotive soprattutt­o per gli automobili­sti, il partito più numeroso del Paese: «Sono loro i primi che devono sapere cosa ne sarà per poter orientare le loro scelte». Ma la speranza va anche al mondo dello sport automobili­stico: «Dal 1950 non abbiamo mai mancato un Gran Premio d’Italia. Interrompe­re questa bellissima serie che durava da settant’anni è un peccato. Dobbiamo onorare la storia e tenere sempre accesa la fiamma».

«Da quando è nata l’auto, non siamo mai arrivati così in basso»

«Abbiamo un parco circolante vecchio e inquinante Serve un ricambio»

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Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Automobile Club d'Italia

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