Corriere dello Sport

DEA, LA FORZA DEL DESTINO

A Bergamo la partita più emblematic­a L’Atalanta da Champions: Djimsiti doppio Zapata. Bourabia auto/gol

- di Giancarlo Gnecchi

Al Gewiss stadium si è iniziato in modo struggente, con le squadre schierate a centro campo ed un video che in poche battute ricordava il dramma bergamasco, con la città vittima del covid 19 con sottofondo la canzone di Roby Facchinett­i, scritta proprio in quei giorni, dal titolo Rinascerà.

SCELTE. Sul piano delle formazioni stupiva l’assenza di Ilicic, fermo per precauzion­e a causa di una leggera distorsiso­ne alla caviglia. La qual cosa non spostava di una virgola la prestazion­e atalantina in quanto gli subentrava Pasalic che, come sempre, riesce a dare un supporto pregevole. Si partiva però con un Sassuolo diverso dal solito, da subito proiettato in avanti con gamba svelta e buona pressione. La qual cosa metteva in difficoltà i nerazzurri, tanto da subire sbandate preoccupan­ti. Per 15’ infatti Berardi e compagni pressavano gli avversari nella loro area dando l’impression­e di poter mettere finalmente in difficoltà un avversario che nelle ultime sette partite aveva sempre vinto. Era però un fuoco di paglia in quanto Gasperini metteva immeditame­nte i suoi in linea soprattutt­o sulle fasce con la conseguenz­a che l’inerzia del match cambiava faccia. Gomez e soci tornavano al meglio, il centro campo diventava loro e davanti Zapata faceva capire che era pronto a dettar legge. Infatti nel giro di pochi minuti maturava il goal di Djimsiti con una bella deviazione di testa in seguito al solito corner tirato da

Gomez in modo geniale. Subito dopo ne veniva annullato un secondo ed alla mezz’ora proprio il colombiano concludeva in rete un’azione corale in velocità targata Gasperini. A questo punto sul piano del risultato non c’era più storia in quanto l’autorete di Bourabia ed il raddoppio personale di Zapata mettevano solo il sigillo sul successo bergamasco e la rete emiliana era quella della bandiera.

VALUTAZION­I. Però attenzione, non si creda che sia stata una serata di poco conto. Il tutto s’è coagulato in 90’ di bel gioco, con un’Atalanta che ha confermato fino in fondo di essere sempre una bella realtà del nostro campionato ed un Sassuolo che è mancato unicamente nella fase realizzatr­ice, complice pure un Gollini spettacolo­so che, in quattro occsioni, ha annullato altrettant­i bei tentativi degli uomini di De Zerbi. Il Sassuolo infatti non meritava un passivo simile in quanto ha sempre ribattutto sul piano del gioco le iniziative nerazzurre. Inoltre tutte e due le squadre hanno giostrato su ritmi ottimali promuovend­o alla grande il lavoro dei due tecnici. Gasperini alla vigilia aveva detto che in questo strano finale di campionato avrebbe vinto chi in campo si sarebbe dimostrato bravo e così è stato. Ebbene l’Atalanta è stata solo più brava di un bravo Sassuolo. Ora messi in classifica i tre punti del recupero, allungando così sulla Roma di 6 punti, l’Atalanta, quarta, si appresta ad affrontare la Lazio con ancor più convinzion­e, decisa a riconquist­are la Champions.

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ANSA Zapata festeggia il gol del 4-0, e la doppietta personale

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