Cornelius incubo del Genoa Il Parma a ritmo d’Europa
Tripletta del danese come all’andata D’Aversa resiste al settimo posto
Coglie l’attimo fuggente questo Parma dall’anima spensierata e dalla personalità robusta, nessun dorma lassù (ma non troppo lontano) dove si va a spallate e gomitate per l’Europa League. Tre volte Cornelius nel tabellino, 4-1 in casa del Genoa: il genio della lampada si chiama Kulusevski (anche lui a bersaglio) in un collettivo che distribuisce magie con eccezionale facilità. I ducali salutano il Ferraris con qualcosa di più bello della vittoria, avanti così perché questa squadra ha messo la modalità no limits: il blitz genovese può essere la regola, non solo una casuale eccezione. Complimenti a D’Aversa, c’è già un bel fiocco sulla salvezza ormai conquistata che era l’obiettivo di inizio stagione: adesso c’è soltanto da fare sogni che non sono più proibiti. Il Genoa ? Può essere solo uno scivolone, la marcia sprint da quando Nicola ha preso il volante si è soltanto interrotta: i liguri hanno gli occhi sempre fissi sulla salvezza, ci sarà da battagliare fino all’ultimo respiro ma gli artigli del Grifone graffieranno ancora. Questo Parma è un soffio di freschezza nella calda notte del Ferraris, basta accendere il motore ed è un piacere scoprire quali pensieri stupendi progettano là davanti. Sono sguardi pericolosi per il Genoa quando Kulusevski illumina Gervinho che sbaglia tutto nell’incontro ravvicinato con Perin al 14’. Prove tecniche del vantaggio, i magnifici i tre sono Gervinho (l’ideatore), Hernani (il rifinitore) e Cornelius che finalizza il cross ad un metro dalla porta scarso dalla porta rossoblu. C’è la reazione del Genoa, le mani di Iacoponi sono galeotte sulla stoccata di Sturaro. Dal dischetto Criscito calcia forte e angolato, Sepe è più bravo di lui: il pallone deviato dal portiere (terzo penalty disinnescato quest’anno) fa tremare il palo e il Grifone manca il decollo proprio sul più bello. Il Parma non si scompone, la forza è questa: nella buona e cattiva sorte c’è sempre la voglia di lasciare il proprio marchio di fabbrica. Sulla fascia destra Laurini pennella deliziosamente per Cornelius che fa la giocata da playstation: arpiona il pallone in acrobazia e lo piazza nell’angolino più lontano. Indovinate chi sbuca al posto e momento giusto sul cross di Laurini dopo otto minuti della ripresa? Ancora tu, ancora una tripletta (come all’andata) per Cornelius che anticipa tutti e la spizzica di testa alle spalle di Perin. Giù il sipario e testa al prossimo giro di valzer per tutti tra una manciata di giorni anche se il Genoa non molla e trova il gol su rigore (fallo di mano di Laurini sulla fiondata di Schone) con il nuovo entrato Iago Falque che sarà risorsa assai utile in questo volatone salvezza. Fate largo al Parma, beato questo calcio vincente e divertente che non annoia mai anche se il pubblico non può goderselo.