Effetto Cosmi nuovo Perugia
Passati i cento giorni di stop forzato, il Perugia ricomincia da ...tre. E rappresentano un filone di oro zecchino i punti conquistati col raid di Ascoli perché permettono ai grifoni di distaccarsi un po’ di più dalla lotta per non retrocedere e di avvicinarsi un po’ più alla griglia dei play off. Ma al di là dei numeri e della classifica Serse Cosmi e i biancorossi più che “strabici” (termine usato dal presidente Massimiliano Santopadre per sottolineare come la squadra, in questa fase, sia obbligata a guardare sia avanti e sia dietro) appaiono come Giano bifronte, il dio del mondo latino che, secondo il mito, era in grado di lanciare lo sguardo davanti a sé, ma anche alle proprie spalle. «Mantenere la concentrazione è indispensabile rimarca Cosmi - Io aspetto la prossima partita col Crotone per verificare se la squadra ha compreso fino in fondo il significato di questa vittoria. Avevamo avuto l’occasione, col successo di Castellammare di Stabia, di portarci a -2 dal secondo posto, ma non abbiamo capito il senso di quella affermazione. Ora ci si presenta una seconda opportunità».
GRIFO GAGLIARDO. Ad Ascoli i biancorossi hanno disputato una prova gagliarda in tutti i settori - a cominciare dalla difesa - anche se non é mancata qualche sfasatura. Cosa é cambiato rispetto al febbraio di gelo ed al periodo nero delle cinque sconfitte consecutive? «I giocatori hanno compreso che il Perugia non poteva essere quello di fine febbraio. Non si perdono più dietro a cose inutili come le voci di mercato o le cinque sconfitte consecutive. Ora hanno capito le proprie qualità. E le ultime tre settimane di lavoro hanno permesso di entrare in sintonia e conoscerci meglio. Ritrovando anche l’aspetto ludico del gioco. Io sapevo di poter contare su ottimi giocatori e che la squadra non poteva arrancare nelle condizioni di classifica in cui era finita. Queste ultime ultime vittorie, con la Salernitana prima dell’interruzione e con l’Ascoli ora, dovrebbero aver rimesso le cose a posto».
TANDEM GIUSTO. A chi si è meravigliato del fatto che, ad Ascoli, Cosmi abbia puntato sul duo Buonaiuto-Falcinelli, lasciando il capocannoniere Iemmello in panchina (sebbene, comunque, lo abbia fatto entrare nella ripresa), replica: «É che io appartengo alla generazione di allenatori che mandano in campo i giocatori che durante la settimana o le settimane mostrano di essere più in forma. Tra l’altro Buonaiuto, dopo i mesi di stop, è tornato non un altro giocatore, ma un’altra persona. E ha fatto benissimo ad Ascoli. Come Falcinelli, d’altronde. Certo Iemmello è Iemmello, come ha dimostrato quando è entrato confezionando l’assist meraviglioso per Nicolussi Caviglia... E idem Melchiorri. Ma anche Capone avrà le sue opportunità. Ho cinque attaccanti a disposizione di cui due da far partire dall’inizio e tre a gara in corso... »
LA SQUADRA. Sul piano fisico-atletico, con gli impegni ravvicinati che il calendario impone, l’allenatore ed il suo staff hanno messo in cantiere un piano di allenamenti basati sul recupero e sulla rifinitura. Ieri si è fermato Gyombèr, ma sono tornati disponibili Rajkovic (infortunato), Greco e Albertoni (squalificati).
Parole di elogio di Serse per Buonaiuto la sorpresa di Ascoli «E’ un altro uomo»