Svolta per la A: sì ai fondi d’investimento
MILANO - L'assemblea della Lega Serie A all'unanimità ha dato mandato al presidente Dal Pino di proseguire il dialogo con i fondi che hanno manifestato il loro interesse a costituire una media company dove confluirebbero i diritti tv a partire dal 2021. In questo caso nascerà anche un canale tv della Lega. Sarà dunque il numero uno di via Rosellini a trattare con Cvc, Bain Capital e Advent International: l'obiettivo è quello di avere tra tre settimane, al massimo entro la fine di luglio, proposte dettagliate e soprattutto vincolanti. In ballo ci sono miliardi di euro e soprattutto una nuova governance della Lega. Se non siamo di fronte a un cambiamento epocale, poco ci manca.
VIA LIBERA ALLA NEWCO. L'assemblea di ieri, durata tre ore e mezzo, non doveva decidere sulle singole proposte, anche perché tutte necessitano di approfondimenti, ma sull'orientamento da tenere ovvero sull'eventualità di aprire all'ingresso di un fondo in Lega oppure di andare avanti con l'attuale struttura organizzativa. La discussione è stata serrata e in molti hanno espresso la loro idea. Alla fine i più accesi sostenitori della newco sono stati Agnelli, Scaroni e Cairo, abili a convincere tutti gli altri (tra i quali De Laurentiis) della bontà dell'operazione. O quanto meno della necessità di un approfondimento per prendere una decisione ben ponderata. La newco avrebbe lo scopo di valorizzare il brand, ma soprattutto di gestire i diritti tv tenendo rapporti diretti con le emittenti e di distribuire il prodotto. Adesso verrà nominato un advisor finanziario che dovrà assistere la Lega nell'operazione. Sarebbe l’ideale se si creasse un'asta tra fondi (sono attese proposte da altri soggetti...) anche se è già chiaro l'orientamento di non concedere più del 20% della media company che eventualmente sarebbe costituita. Da vedere se a quel punto sarebbe necessario “sdoppiare” la Lega creando una struttura che si occuperebbe solo dell'organizzazione del campionato, lasciando alla newco la parte commerciale.
LA LETTERA DI SKY. Lunedì Sky ha mandato una nuova lettera alla Lega nella quale chiede un riequilibrio dei pagamenti, di fatto uno sconto, cambiando però le motivazioni addotte nelle scorse settimane, quando il campionato non era ancora ripartito. La tv di Rogoredo stavolta ha sottolineato che la compressione della Serie A ha portato a una svalutazione del prodotto. Da qui la richiesta di non pagare i 131 milioni rimasti per il 2019-20. I club non hanno accolto bene la missiva, aspettano dal tribunale di Milano la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo presentato contro Sky e dal 12 luglio sono pronti a non fornire più il segnale per le ultime sei giornate di A. Oggi intanto partiranno le fatture ai broadcaster per la prima rata dei diritti 2020-21: Sky ha già fatto sapere che pagherà il primo bonifico da 131 milioni. Risolta la vicenda BeIn Sports-Img: la tv del Qatar è tornata a trasmettere la A in 32 Paesi.
AGNELLI E L'AIC. L'assemblea, che è stata aperta dai complimenti di Dal Pino a Vigorito e al Benevento, ha chiesto la proroga dell'accordo collettivo con l'Aic fino al 31 agosto. Agnelli si è detto disponibile a partecipare alla discussione del nuovo accordo con l'associazione calciatori che verrà negoziato a settembre.