UN NUOVO SIMEONE CON LE IDEE DI ZENGA
Tre reti in tre partite: il Cagliari adesso può contare sull’argentino Più sacrificio dei centrocampisti per favorire l’attaccante: meno copertura e quindi più gol...
Si chiama Giovanni Simeone il nemico numero uno del Bologna che dovrà prestare particolare attenzione all’attaccante del Cagliari, una delle punte più in forma in questo ultimo scorcio di torneo, grazie ai tre gol realizzati in altrettante partite. Ma non sarà certo semplice mettere la museruola al Cholito che per forza, capacità di svariare su tutto il fronte d’attacco e opportunismo, diventa praticamente immarcabile quando è in giornata. Ma per il diretto interessato non è ancora tempo di iniziare a festeggiare perché ha già voltato pagina pensando al prossimo step, senza curarsi troppo di quanto di straordinario sta facendo in queste giornate. Aveva fissato come obbiettivo minimo della sua prima stagione con la maglia del Cagliari la doppia cifra ma ora che è arrivato ad un passo, Simeone guarda dritto al prossimo traguardo: il record di gol in serie A messo a segno nella sua miglior stagione, la prima, con la Fiorentina.
IL RISCATTO. Tre centri in altrettante gare da quando è ripreso il campionato dopo la sospensione per il Covid-19 e ancora tanta voglia di stupire perché il suo nuovo traguardo, quello dei quattordici centri, non è poi così lontano. Avrà a disposizione dieci partite per cercare di agganciarlo e magari superarlo, in modo da diventare un punto fermo del reparto offensivo rossoblù. E all’orizzonte c’è l’interessante sfida contro il Bologna al quale già nella gara di andata ha dato un dispiacere firmando uno dei tre sigilli che avevano permesso al Cagliari di domare gli emiliani. Sarà, quella di oggi, una sfida ancora più complicata perché in questo scorcio finale del torneo nessuno vuole concedere nulla, ma per Simeone si tratta di una occasione così ghiotta da non potersela certo lasciar scappare. La sua marcia, infatti, sembra inarrestabile e dopo aver iniziato a Verona e continuato a Ferrara, prima di togliersi la soddisfazione di andare a bersaglio anche alla Sardegna Arena, sembra aver inanellato quel ciclo giusto di continuità all’interno del quale cercherà di restare il più a lungo possibile. Poco importa se dovrà stringere i denti dal punto di vista fisico visto che è uno dei pochi rossoblù a non essere ancora stato interessato dal turn-over, ma essendo il gol la miglior medicina per combattere tutti i mali, compresa la fatica per gli impegni ravvicinati, Walter Zenga non ha alcuna intenzione di lasciarlo rifiatare.
LA METAMORFOSI TATTICA. Fino a quando il Cholito avrà benzina nelle gambe, resterà in campo perché in coppia con Joao Pedro hanno iniziato a sorprendere tutta la massima serie. Il brasiliano ci era riuscito già prima dello stop forzato e ora sta ricominciando al piccolo trotto con un assist e una rete dal dischetto. In due hanno
messo a segno ben 26 reti che non possono che rendere felice il loro allenatore, pronto a gettarli nella mischia anche a Bologna. E il merito della vena ritrovata da Simeone va attribuito anche a Zenga che ha deciso di rischiare qualcosa in più, facendo stringere i denti ai centrocampisti, in modo da lasciare Simeone libero da troppi compiti di copertura. «Per quanto possibile - aveva confermato alla vigilia della gara contro il Toro lo stesso tecnico rossoblù - voglio che Giovanni giochi vicino alla porta avversaria senza che si stanchi a rincorrere gli avversari». In questo modo la punta sta riuscendo a diventare più letale nei sedici metri e i numeri parlano per lui, tanto che oggi, per il Bologna, sarà il pericolo numero uno da controllare a vista.
E da Bologna parte la rincorsa al suo record personale in campionato