SARRI CAMBIA IL DERBY «VALE DI PIÙ PER LORO»
Quattro punti sulla Lazio e l’ostacolo di una sfida imprevedibile «Il Torino avrà motivazioni extra Un errore giocare con il caldo ma alleno la Juve e mi adeguo»
Avanti sulla strada tracciata. Avanti senza distrazioni, senza farsi condizionare da nulla. Né dalla collocazione della partita nel pieno di un pomeriggio d’estate, né dal calendario. «Credo che a livello di movimento, sia un errore giocare alle 17.15, ma da allenatore della Juve c’è una partita a quest’ora e mi adeguo senza se e senza ma» riflette Maurizio Sarri. Che non guarda al confronto a distanza con la Lazio e al livello di difficoltà dei rispettivi impegni. «Il calendario non conta - rileva - E’ un momento atipico per tutti, in cui si gioca continuamente, in un periodo in cui normalmente non si sarebbe giocato. Mai come adesso, mi affido a un luogo comune: bisogna pensare partita dopo partita, perché c’è un alto indice di pericolosità in ogni gara».
Dopo la sconfitta contro il Napoli è un'altra Juve, ma non ci si può distrarre, né rilassare. Il menù, tra l’altro, prevede il derby, che già in condizioni normali è un match a sé stante e lo è ancora di più adesso che si giocherà per la prima volta a porte chiuse. «L’assenza del pubblico fa incidere meno il fattore campo perché in certi momenti può tirarti fuori da alcune situazioni spingendo in maniera forte sottolinea l'allenatore bianconero - Un minimo, comunque, resta perché poter utilizzare il proprio spogliatoio, fare i soliti riti prepartita aiuta i calciatori».
MOTIVAZIONI. Nonostante il calendario non conti, Sarri sa che lo snodo è fondamentale: la Juve parte favorita non fosse altro per la classifica che mostra un divario enorme, di 41 punti tra i bianconeri e i granata. Ma in un derby tante volte queste cose non contano e infatti il Comandante predica attenzione massima. «E’ una partita particolare, che esula da qualsiasi tipo di discorso logico, dobbiamo affrontare una squadra stramotivata. Il derby è sempre stato più importante per il Torino che per la Juve, quindi quando una squadra può contare su queste motivazioni noi dobbiamo stare molto attenti. Dobbiamo preparare la partita mentalmente molto bene per cercare di pareggiare il loro livello di motivazioni, altrimenti sarà complicatissima».
La sua creatura sta crescendo, come hanno dimostrato i tre successi consecutivi con Bologna, Lecce e Genoa che hanno rappresentato la rinascita dopo lo schiaffone subìto in coppa Italia e Sarri vuole vedere un ulteriore step di questo percorso: «La nostra mente deve essere sempre rivolta al miglioramento, quindi tutto deve sempre essere un punto di partenza. Abbiamo una squadra capace di giocare un buon calcio e dei singoli che possono risolvere la partita. È giusto affidarsi a entrambe le componenti».
C’è tanto di buono in questo momento bianconero: il gioco che sta salendo di tono, la difesa che sta ritrovando le certezze di un tempo, la brillantezza che aumenta, così come la tenuta fisica, tanto che «questo momento non vedo necessità di rotazioni». E poi ci sono naturalmente i campioni: Dybala e Ronaldo, che «stanno più vicini e giocano più spesso in velocità», hanno ritrovato il gol con grandissima regolarità e sempre in coppia in questa ripartenza post Covid. Paulo e Cristiano sono andati entrambi in rete nelle ultime tre partite: non c’è notizia migliore per il tecnico, per tuffarsi nel periodo decisivo della volata scudetto. Torino, Milan, Atalanta, Sassuolo, Lazio, Udinese: tutto in diciannove giorni, tutto senza respiro.
«Bel gioco e grandi campioni: abbiamo tutto. Rotazioni? Ora non c’è motivo»