Rigori a portata di mano con 142 siamo al record
Con il Var il numero era calato poi sono arrivati i nuovi criteri sulle braccia e sulla volontarietà
In questo calcio pazzo e afoso si cade, si fischia e si esulta di più. Gli amanti del Fantacalcio gongolano, i cardiopatici un po’ meno, e il rigore ormai... è di rigore. A 9 giornate dal termine, la Serie A 2019-20 ha già fatto registrare il record di penalty assegnati: sono ben 142 in 288 partite. La media è indicativa: 4,90 per ogni turno. Roba da scomodare il libro dei record.
PRIMATO SERIE A. E infatti non sono mai stati così tanti nel nostro Paese, capofila d'Europa nella specialità. In Spagna, ad esempio, quest’anno sono stati fischiati 134 rigori (8 in meno) ma in 33 giornate (4 in più), in Francia (finché hanno giocato) 89 in 28 turni, in Inghilterra 74 in 32 e in Germania 73 in 34. Delle due, l'una: o i nostri attaccanti sono più abili a creare azioni offensive, oppure gli arbitri sono più intransigenti rispetto ai colleghi continentali. Il primato assoluto in Serie A risaliva alla stagione 2016-17, l’ultima prima dell’introduzione del Var: 137 rigori in 380 gare disputate. Oggi siamo già abbondantemente oltre. Questo dimostra che non è stata la tecnologia a far aumentare i tiri dal dischetto - come si presumeva - perché nei due anni con il Video Assistant Referee ne sono stati assegnati, rispettivamente, 126 (2017-18) e 122 (2018-19).
SPIEGAZIONE. L’interpretazione più corretta pare essere invece quella relativa ai recenti cambi di regolamento con i criteri di distanza-movimento-posizione del braccio sui falli di mano in area (vedi il famoso “Uomo vitruviano” mostrato dal designatore Rizzoli ai suoi arbitri) e la cancellazione della volontarietà come argomento di valutazione. L’intervento fortuito adesso è considerato falloso a prescindere. E ogni volta che un calciatore tocca il pallone di mano (o di braccio) ampliando il volume del corpo, o sopra l'altezza delle spalle, viene punito. Cancellata la volontarietà, vediamo assegnare rigori come quello di martedì in favore del Torino, contro la Lazio: Ciro Immobile era a pochi centimetri da Nkolou nel momento in cui la palla ha colpito la sua mano, eppure secondo Massa l’arto del laziale non si trovava nella posizione più congeniale.
IL CIES... E LA CLASSIFICA. C’è poi una questione “tecnica” relativa al protocollo utilizzato per la moviola in campo. L’arbitro può essere richiamato all’On Field Review solamente in caso di “chiaro ed evidente errore”. Spesso è successo - almeno nel nostro campionato - che falli al limite, considerati però “netti” dal direttore di gara, diventino automaticamente rigori senza possibilità di correzione da parte della tecnologia. Da un rapporto del Cies, inoltre, è emerso che nelle ultime tre stagioni gli arbitri italiani comandano il tiro dal dischetto ogni 249 minuti di gioco. Un'abitudine a fischiare che non s'era mai vista nella storia del girone unico. In Ligue 1 ne viene concesso uno ogni 262 minuti, in Liga uno ogni 268, in Bundesliga uno ogni 321 e in Premier, dove il penalty è una rarità, uno ogni 389'. Attualmente cinque squadre sono sopra quota 10 rigori a favore: Lazio (15), Genoa (13), Lecce (11), Juventus (10) e Sampdoria (10), con Roma (9), Inter (9) e Atalanta (8) a un passo dalla doppia cifra.