IL NAPOLI DA ANCELOTTI A GATTUSO? VINCONO PIÙ I SERGENTI DI FERRO CHE I GENERALI
Atalanta più forte, diamo fiducia al gruppo senza pretendere continui miracoli
Caro Cucci, è bastata la prima sconfitta, dopo una striscia di risultati ottimi con l’apice della vittoria della Coppa Italia, per fare già polemiche nell’ambiente Napoli e non mi riferisco a società e allenatore. Analisi oggettiva e perfetta di Gattuso della sconfitta con l’Atalanta: grossi meriti alla Dea e a Gasperini che «fa un calcio che pochi sanno fare, che da qualche anno sta in alto con merito con i suoi calciatori. Ieri però la partita l’avevamo in mano noi. Prima del gol avevamo concesso solo un tiro dalla distanza. Nient’altro. I gol ce li siamo fatti noi. Facciamo fatica a rialzarci e cerchiamo alibi, dobbiamo pensare a fare le cose giuste come abbiamo fatto per molto tempo». Nelle analisi post gara già qualche suo collega «napoletano» ha trasmesso il dubbio che ha insinuato la quasi certezza: «È colpa di Osimhen .... ». Sì, la venuta in tempo di mercato visto che il campionato francese è terminato, dell’astro nascente nigeriano in procinto di passare al Napoli ha destabilizzato alcuni componenti dello spogliatoio. Il fatto che dopo 3 mesi di lockdown in una ventina di giorni son state fatte 5 gare tra cui una finale di Coppa e che è naturale che qualche atleta fondamentale per il gruppo abbiamo potuto accusare un calo fisiologico è di secondaria importanza. Allora siamo punto e da capo? Siamo ritornati al 5 novembre scorso? Ma erano i calciatori del Napoli, per carità bravi ragazzi e bravi atleti ma un po’ fanciulleschi o era Ancelotti colpevole di non essersi inoltrato a fondo nell’ambiente partenopeo? Il totem che non aveva saputo gestire la situazione: via Ancelotti e di corsa. È arrivato Gattuso, empatico naturale, ha dato la svolta giusta, i ragazzi sono stati presi per il verso giusto e son venuti i risultati. Vincitori della Coppa Italia. Dopo 4 anni di gioco spumeggiante purtroppo senza trofei. Finalmente, viva Gattuso. Ripeto è bastata la sconfitta, che ci sta, con quest’Atalanta meravigliosa per insinuare il seme della labile professionalità dei calciatori napoletani? Di conseguenza, in maniera subdola la non capacità di percepire determinati segnali dello spogliatoio da parte dell’allenatore. Ma come pure lui? Anche Ringhio? Ancelotti o Gattuso o Allegri (?)