PIOLI, LO SPRINT E POI L’ADDIO
Gazidis ha già avvisato i dirigenti del cambio in panchina «Battere la Juve e riconquistare l’Europa»
Moderato entusiasmo e quella giusta convinzione di poter mettere in difficoltà la Juventus. Così si presenterà il Milan questa sera a San Siro, consapevole che tra otto partite sarà nuovamente rivoluzione, perché ieri sera sono piovute nuove conferme su Ralf Rangnick: è tutto fatto per il suo arrivo nelle vesti di allenatore e direttore sportivo. Non c’erano grossi dubbi sull’approdo a Milanello del manager tedesco, ma ieri anche i dirigenti sono stati avvisati da Ivan Gazidis. Rangnick dovrebbe assumere la carica di direttore generale e portare con sé uno staff di dirigenti e osservatori, tra cui un direttore sportivo tedesco. Si occuperà del campo, del settore giovanile, del mercato in entrata e in uscita, in sostanza avrà in mano le chiavi del Milan.
E nonostante la presenza del tecnico ex Lipsia sia davvero ingombrate a Milanello, Stefano Pioli sta cercando di chiudere al meglio la stagione per riportare il Milan in Europa: «Se vogliamo ottenere un risultato importante servirà uno sforzo straordinario. Ci vorrà un grande Milan contro la Juve». I rossoneri stasera affronteranno la capolista e l’ostacolo sarà quasi insormontabile: «Giochiamo contro i migliori, stanno dimostrando da anni la loro supremazia quindi per metterli in difficoltà dovremmo esprimerci al massimo - ha spiegato il tecnico Stefano Pioli, felice per aver trovato finalmente continuità in quest’ultima parte di stagione - Ci stiamo attestando su un livello alto, abbiamo vinto contro due squadre davanti a noi in classifica come Roma e Lazio, ma contro la Juventus bisogna alzare ancora di più il livello. Stiamo riuscendo a mettere in campo tutto quello che prepariamo durante la settimana e non sempre ci siamo riusciti con questa continuità in passato. So di avere una squadra di qualità, degli ottimi giocatori e professionisti».
IBRA IN CAMPO. Dopo aver giocato a Ferrara nella ripresa, e dal primo minuto contro la Lazio, Zlatan Ibrahimovic è pronto a duellare con la Juve. Quest’anno l’unico precedente risale alla sfida di Coppa Italia pareggiata a Milano 1-1, in cui Ibra e compagni misero in grande difficoltà gli uomini di Maurizio Sarri: «La condizione di Zlatan non può che migliorare attraverso le partite - ha spiegato Pioli - Saranno le gare di campionato a dirmi se il suo minutaggio può salire. Mi auguro che possa salire anche il livello di prestazione. L'ultima partita l'aveva giocata l'8 marzo, a Ferrara negli ultimi trenta minuti è stata una partita particolare perché eravamo in superiorità numerica ed eravamo sempre nella loro area». Poi la confessione che riguarda il miglior atleta che abbia mai allenato in carriera: «Sì, è il giocatore più forte dal punto di vista mentale e della presenza in campo che abbia mai allenato. Lo avvertono sia i suoi avversari che i suoi compagni».
Nella ripresa possibile staffetta con Ante Rebic, miglior marcatore stagionale del club: «L'atteggiamento di Ante deve essere da esempio per tutta la squadra. Abbiamo tutti l'obiettivo di dare il massimo fino alla fine».
Da valutare le condizioni di Hakan Calhanoglu, uscito nel primo tempo con la Lazio per una contusione al polpaccio: «Gli ultimi allenamenti saranno decisivi, così come per tutti gli altri. Si era contratto il polpaccio, dovuto ad un trauma. Mi auguro possa essere disponibile».
Pioli sul suo futuro spera ancora di avere chance a fine anno: «Voglio solamente la soddisfazione di aver dato il massimo insieme ai miei giocatori in un club così importante. Credetemi, in questo momento non penso al 3 agosto. Per lo sforzo che abbiamo fatto tutti insieme, meritiamo di chiudere bene il campionato. Poi, quelle che saranno le decisioni sul futuro lo vedremo più avanti». Sembra proprio che invece queste decisioni siano già prese. Almeno, in virtù di un patto d’onore con Gazidis, la panchina di Pioli è al sicuro fino a fine stagione.
Il tedesco sarà dg e tecnico, l’attuale allenatore resterà fino a fine stagione