Maldini riflette Non vuole essere solo una bandiera
MILANO - (a.vit.) Il Milan aspetta solo la fine della stagione per attuare i cambi programmati da tempo in società. Stefano Pioli al termine del torneo andrà via, e molto probabilmente anche Paolo Maldini. L’attuale direttore tecnico rossonero dovrà decidere entro pochi giorni se accettare o declinare la proposta di Ivan Gazidis, ovvero di rimanere nel club in altre vesti, con un ruolo che potrebbe essere cucito ad hoc per l’ex capitano. Indiscrezioni parlano di una figura che rappresenti l’immagine della società all’estero e in Italia, ma allo stesso tempo abbia una carica istituzionale. Un ruolo che Maldini difficilmente accetterà, essendo tornato al Milan per essere operativo in prima fila, come fatto in questi mesi (seppur con molti limiti) con Leonardo e poi con Boban. Già nel 2016 Paolo aveva rifiutato di tornare al Milan sotto la gestione cinese di Fassone, e anche all’epoca il ruolo offertogli non sembrava in carattere con le sue aspettative: «Non avrei mai accettato di essere utilizzato come semplice bandiera». L’area di responsabilità di Maldini verrà ricoperta da Ralf Rangnick, che oltre ad essere allenatore sarà pure dirigente. Dunque Maldini sta riflettendo sulle nuove mansioni che potrebbe assumere in società dopo i colloqui riservati avuti in questi giorni con l’amministratore delegato, ma i segnali non sono positivi.