Liverani ci crede «Serve l’impresa ci proveremo»
«Occorrono punti e bisogna conquistarli anche con la Lazio I miei hanno le qualità giuste»
Evitare il record devastante della settima sconfitta consecutiva, ottenere i primi punti dopo la sosta e restare in corsa per la salvezza. Arriva la Lazio, reduce anch’essa da una sconfitta, Liverani sa che sarà dura ma non si tira indietro, anzi. «E’ evidente che noi e loro vogliamo ripartire - dice - ma noi dobbiamo solo guardare e pensare in casa nostra e cercare punti».
QUALCHE CERTEZZA IN PIU’. Nonostante la sconfitta, la gara col Sassuolo gli dà più certezze: «Ci sta mancando principalmente il risultato che dà l’entusiasmo per ripartire. Lo dobbiamo trovare a tutti i costi perché ci ridarebbe anche autostima: è l’unica cosa che manca, la mia squadra contro una formazione solida come il Sassuolo ha disputato sicuramente una buona partita. Ci manca ancora questa scintilla del risultato e speriamo di averla presto».
CORSA SALVEZZA. Sulla lotta per la salvezza, tutto o quasi è rimasto come prima: «Tranne la Sampdoria che si è allontanata - osserva l’allenatore giallorosso - non è cambiato granchè, c’è grande bagarre; è normale che ogni vittoria dà ossigeno prezioso. Quindi per noi è importante cercarla ed ottenerla, perché, oltre a dare punti, serve anche a livello mentale». Certo, una verità la daranno gli scontri diretti che - dice Liverani - «hanno ovviamente un valore doppio. Ma poi i punti bisogna provare a conquistarli con chiunque. Partite così ravvicinate, ogni tre giorni, che magari sulla carta appaiono molto difficili o impossibili, in realtà possono riservare gradite sorprese. Insomma, può succedere di tutto in ogni gara e dobbiamo cercare di fare punti».
NOVITÀ. Probabilmente si ripo? vedranno in panchina Majer, Dell’Orco e Deiola: «E’ importante che rientrino nel gruppo, ma va considerato il minutaggio a disposizione di ciascuno. Ad esempio Deiola e Dell’Orco sono assenti da troppo tempo. Speriamo di avere presto a disposizione anche Lapadula». Lui e la Lazio, lui ed Inzaghi, compagni di squadra, ora avversari sulle panchine: «E’ un motivo di orgoglio ritrovarsi da allenatori, ma poi per 90’ pensi solo alla tua squadra, a come fare per prevalere, specie quando la posta in palio è importante: per noi che cerchiamo punti salvezza, per la Lazio che vuole subito rialzarsi e riprendere la corsa allo scudetto».
Il Lecce sa di affrontare la seconda della classe, ma Liverani lancia la sfida: «La mia squadra può fare tutto, ha le qualità per creare difficoltà anche a una corazzata come la Lazio. Naturalmente dovremo fare una partita di personalità, di gamba e di cattiveria; una partita insomma nella quale dobbiamo dare il massimo. E ci proveremo». C’è poi un conto in sospeso, per le controverse vicende accadute nella gara di andata, legate a quel gol annullato a Lapadula.