Corriere dello Sport

Liverani ci crede «Serve l’impresa ci proveremo»

«Occorrono punti e bisogna conquistar­li anche con la Lazio I miei hanno le qualità giuste»

- Di Elio Donno

Evitare il record devastante della settima sconfitta consecutiv­a, ottenere i primi punti dopo la sosta e restare in corsa per la salvezza. Arriva la Lazio, reduce anch’essa da una sconfitta, Liverani sa che sarà dura ma non si tira indietro, anzi. «E’ evidente che noi e loro vogliamo ripartire - dice - ma noi dobbiamo solo guardare e pensare in casa nostra e cercare punti».

QUALCHE CERTEZZA IN PIU’. Nonostante la sconfitta, la gara col Sassuolo gli dà più certezze: «Ci sta mancando principalm­ente il risultato che dà l’entusiasmo per ripartire. Lo dobbiamo trovare a tutti i costi perché ci ridarebbe anche autostima: è l’unica cosa che manca, la mia squadra contro una formazione solida come il Sassuolo ha disputato sicurament­e una buona partita. Ci manca ancora questa scintilla del risultato e speriamo di averla presto».

CORSA SALVEZZA. Sulla lotta per la salvezza, tutto o quasi è rimasto come prima: «Tranne la Sampdoria che si è allontanat­a - osserva l’allenatore gialloross­o - non è cambiato granchè, c’è grande bagarre; è normale che ogni vittoria dà ossigeno prezioso. Quindi per noi è importante cercarla ed ottenerla, perché, oltre a dare punti, serve anche a livello mentale». Certo, una verità la daranno gli scontri diretti che - dice Liverani - «hanno ovviamente un valore doppio. Ma poi i punti bisogna provare a conquistar­li con chiunque. Partite così ravvicinat­e, ogni tre giorni, che magari sulla carta appaiono molto difficili o impossibil­i, in realtà possono riservare gradite sorprese. Insomma, può succedere di tutto in ogni gara e dobbiamo cercare di fare punti».

NOVITÀ. Probabilme­nte si ripo? vedranno in panchina Majer, Dell’Orco e Deiola: «E’ importante che rientrino nel gruppo, ma va considerat­o il minutaggio a disposizio­ne di ciascuno. Ad esempio Deiola e Dell’Orco sono assenti da troppo tempo. Speriamo di avere presto a disposizio­ne anche Lapadula». Lui e la Lazio, lui ed Inzaghi, compagni di squadra, ora avversari sulle panchine: «E’ un motivo di orgoglio ritrovarsi da allenatori, ma poi per 90’ pensi solo alla tua squadra, a come fare per prevalere, specie quando la posta in palio è importante: per noi che cerchiamo punti salvezza, per la Lazio che vuole subito rialzarsi e riprendere la corsa allo scudetto».

Il Lecce sa di affrontare la seconda della classe, ma Liverani lancia la sfida: «La mia squadra può fare tutto, ha le qualità per creare difficoltà anche a una corazzata come la Lazio. Naturalmen­te dovremo fare una partita di personalit­à, di gamba e di cattiveria; una partita insomma nella quale dobbiamo dare il massimo. E ci proveremo». C’è poi un conto in sospeso, per le controvers­e vicende accadute nella gara di andata, legate a quel gol annullato a Lapadula.

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LAPRESSE Fabio Liverani, 44 anni, terza stagione sulla panchina del Lecce

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