Corriere dello Sport

Inzaghi ordina «Pensiamo a noi non alla Juve»

«Andiamo avanti gara dopo gara Devo capire chi è meno stanco Lecce ostico, Liverani è un amico»

- Di Daniele Rindone

Va avanti con la fede, per disperazio­ne, paga l’angosciosa sindrome da infortunio, rischia di metterlo fuori gioco. Tutto congiura contro Inzaghi. Chi infortunat­o, chi acciaccato e incerottat­o, chi spremuto e stanco, è il segno dei tempi. Simone fa l’equilibris­ta e l’acrobata, decide la formazione con i medici, s’aggrappa anche alle ombre degli uomini che sono rimasti a disposizio­ne, e che stanno meno peggio, per provare a riaprire il campionato, per non rischiare che la forbice si allarghi: «Indipenden­temente dai risultati delle altre squadre dobbiamo guardare in casa nostra», ha detto ieri prima di partire per Lecce. Tutto congiura contro Simone, anche il calendario. Se ne è lamentato nei giorni scorsi per via del tempo limitato avuto a disposizio­ne tra una partita e l’altra, è una riflession­e che è stata fatta anche in società. Lotito e Tare, dopo il ko col Milan, hanno provato a rincuorare i giocatori, caduti in crisi. Nel frattempo è stato perso Correa, bisogna fare i conti con i problemi di Lazzari (è a rischio oggi), con i dolori di Leiva e Cataldi, con le assenze di Luiz Felipe (quantomeno presente in panchina a Lecce) e Marusic. Inzaghi mette elmo e corazza, scudo e gambali, a chiunque della squadra, anche ad un ex fuori rosa come Djavan Anderson, in corsa per giocare stasera a destra: «Abbiamo analizzato la partita col Milan - ha aggiunto Inzaghi a Lazio Style Radio - ma c’è stato poco tempo. Abbiamo una partita importante e difficile a Lecce, dobbiamo affrontarl­a al meglio, ragionando di partita in partita. Vedremo chi potrà darci garanzie per iniziare la gara».

LA FORMA. Non ha offerto spunti di formazione, deve scegliere in base alle condizioni fisiche e atletiche: «Le condizioni del grupAbbiam­o ancora una seduta di lavoro, vedremo chi ha giocato e chi no, chi potrà darci una mano. Il Lecce è una squadra che gioca bene a calcio, Liverani è un ottimo tecnico e un amico. Sta lottando per la salvezza, ci sono tante squadre in pochi punti, lottano non retroceder­e. All’Olimpico, all’andata, il Lecce ci impensierì parecchio». In soccorso di Simone arrivano i numeri. Il Lecce ha perso le ultime tre partite casalinghe contro la Lazio. Le due squadre si sono affrontate 14 volte in Puglia, il bilancio è di cinque vittorie casalinghe, due pareggi e sette successi dei biancocele­sti. Il Lecce era guidato da Zeman nel giorno dell’ultimo successo interno contro la Lazio, il ricordo risale al 5-3 del maggio 2005, è la partita che ha fatto registrare più reti in assoluto. I biancocele­sti sono imbattuti rispetto alle ultime 15 sfide affrontate contro squadre neopromoss­e (13 successi e due pareggi, incluso lo 0-0 contro il Verona di febbraio scorso). Inzaghi sfiderà Liverani, l’unico precedente tra i due è il 4-2 dell’andata. Un altro ex, dopo Pioli.

 ??  ?? Simone Inzaghi, 44 anni, è l’unico ad aver vinto Coppa Italia e Supercoppa con la Lazio sia da calciatore che da tecnico
Simone Inzaghi, 44 anni, è l’unico ad aver vinto Coppa Italia e Supercoppa con la Lazio sia da calciatore che da tecnico

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