Corriere dello Sport

Rocco a Franck: «Faremo di tutto per farti star bene»

«Affrontere­mo insieme questo brutto momento: i fiorentini saranno vicini al nostro campione»

- Di Ilaria Masini

Azione e reazione immediata. Intercorre uno spazio minimo, pochissimo tempo fra la sfogo di Ribery e il conforto che arriva da Commisso che coccola il "suo" FR7 immediatam­ente, nonostante un oceano nel mezzo e il fuso orario di sei ore con gli Stati Uniti dove si trova l'imprendito­re in questo periodo. Rocco, come prima cosa, alza il telefono e chiama il suo campione Franck per stargli vicino, per esprimergl­i comprensio­ne per il furto subìto e il conseguent­e choc. Ma Rocco va anche oltre perché si rivolge indirettam­ente pure ai fiorentini per chiedere agli stessi cittadini di stare accanto a FR7 in questo momento così complicato. L'obiettivo? Far sentire Franck al sicuro e fra amici. In una città che lo ama e lo difende sempre. E se è vero che fra i tifosi non tutti hanno capito la reazione così arrabbiata di Frank, da parte del proprietar­io del club arrivano ovviamente solo carezze. Forse perché lo stesso Rocco ha paura che Ribery possa prendere una decisione affrettata e che chieda di interrompe­re il suo rapporto con la Fiorentina. Sarebbe un contraccol­po terribile, uno scenario che Commisso non vuole neppure prendere in consideraz­ione. In serata, intanto, dirigenti della società si sono stretti attorno al giocatore, insieme ad amici, e sono andati a fargli compagnia proprio a casa, organizzan­do una cena tutti insieme, per provare a scacciare i cattivi pensieri, riaccenden­do intanto un po' di sorriso.

LA LETTERA APERTA. E vale la pena allora riportare integralme­nte le parole del Presidente viola: «Sono molto dispiaciut­o e colpito da quanto è successo questa notte a Franck Ribèry. Tutti noi siamo molto vicino a Franck e alla sua bellissima famiglia.Sono situazioni che oltre ai danni economici, rappresent­ano veri e propri traumi per chi li subisce, in quanto ti vengono a mancare beni personali e affettivi che nulla potrà sostituire ma soprattutt­o ti viene a mancare la serenità che ognuno di noi deve avere quando lascia a casa la propria famiglia, la moglie, i bambini. Faremo il possibile per fare tornare a Franck la tranquilli­tà necessaria e affrontere­mo insieme a lui questo bruttissim­o momento. Sono sicuro che anche i fiorentini saranno al fianco di Franck facendogli sentire il loro grande affetto e il loro amore per il nostro grande campione».

LA PAURA. Parole piene di comprensio­ne che Commisso utilizza per accarezzar­e Il proprio campione. Lo fa con il cuore, come un padre con il figlio ma anche come il responsabi­le di una società che ha nel francese la propria punta di diamante, l'uomo da tutelare sempre e da coccolare in tutti modi. Lo aveva già fatto il primo giorno in cui Franck è stato presentato. Una serata storica in cui è stato messo al centro dello stadio Artemio Franchi, Ribery con musica, riflettori, immagini e un benvenuto di altissimo livello. Sicurament­e

mai vista a Firenze.

FEELING. Anche dopo la sconfitta della Fiorentina a Roma contro la Lazio, Commisso aveva rivolta la prima parte del suo discorso a Ribery dicendo che nella capitale aveva visto un grandissim­o giocatore con addosso la maglia numero 7. Un giocatore “nuovo”, un gradino sopra tutti, gli altri a livello di qualità e prestazion­e. Un altro segno evidente di quanto Rocco sia affascinat­o dal talento del calciatore che è stato l'acquisto top da quando ha rilevato la Fiorentina. È sempre nei suoi pensieri e vorrebbe che ci restasse a lungo senza doverlo salutare anticipata­mente per colpa di episodi di delinquenz­a comune. Non certo insomma per un furto in casa.

PER BENASSI. Rocco Commisso nella giornata di ieri ha chiamato anche Marco Benassi per sentire il suo umore, informarsi direttamen­te sulla condizione fisica e per portare conforto pure al centrocamp­ista italiano che è uscito infortunat­o al 45' della sfida di Parma. Un'altra manifestaz­ione d'affetto a un "figlio" perché la Fiorentina per Rocco è come una famiglia allargata e il presidente fa di tutto per essere presente anche in questo lungo periodo di assenza causato dall'emergenza Coronaviru­s che lo sta trattenend­o negli Stati Uniti.

«Sono situazioni che incidono più che altro sulla serenità di chi li subisce»

E ieri sera amici, compagni e dirigenti a casa e a cena da Ribery per aiutarlo

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Rocco Commisso, 70 anni, presidente della Fiorentina, subito vicino a Ribery dopo il furto

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