SIMEONE VUOLE FARE IL BIS
L’attaccante del Cagliari, a quota 10 gol, sta spingendo i rossoblù verso il sogno Europa L’argentino è andato già a segno contro la Fiorentina all’andata
uattro gol messi a segno in cinque gare dopo la ripresa del campionato e se non ci fosse stato il VAR a mettergli i bastoni tra le ruote, ora Giovanni Simeone starebbe festeggiando anche il quinto, per un traguardo da top player con una media reti da fare invidia ai più grandi campioni di mezza Europa. Ma quell’urlo contro l’Atalanta gli è rimasto strozzato in gola perché un centro in quel momento della gara avrebbe potuto cambiare gli equilibri della sfida e, magari, dare al Cagliari la possibilità di mettere le mani sull’intera posta in palio. E invece, il Cholito, ha dovuto festeggiare con l’amaro in bocca il suo venticinquesimo compleanno, rimandando magari già a domani e nella sua Firenze, l’esultanza per l’undicesimo sigillo di quella che per lui è diventata una vera e propria nuova stagione.
LA VOLATA. Sei reti nella prima fase, quattro (più uno bellissimo ma annullato) nelle successive cinque, giocate dopo il ciclone Covid-19, hanno diviso in due la sua annata, facendolo propendere nettamente per la seconda parte. Rivitalizzato dalla cura Zenga e slegato dai compiti di copertura, Simeone ha migliorato la mira diventando devastante nei sedici metri avversari. Gol di rapina e non solo, vista la qualità che gli ha permesso di centrare l’incrocio dei pali contro Sportiello, ma la beffa è stata che proprio il gesto tecnico più bello è stato poi vanificato da quel tocco tanto galeotto quanto involontario, con la mano. Il regolamento parla chiaro ed ecco perché l’attaccante argentino, pur con grande rammarico, si è dovuto adeguare, puntando, però, subito al riscatto in una piazza con la quale non tutto è filato liscio. Dopo una prima stagione da applausi, condita da quattordici gol in trentotto giornate, il Cholito si è perso nel campionato successivo, andando a segno solo in sei occasioni nonostante le trentasei presenze. Un feeling che si è raffreddato fino alla cessione al Cagliari che, a quanto dicono i numeri, lo ha galvanizzato. Dieci centri in ventinove partite e ancora all’appello mancano otto turni prima che questo campionato venga consegnato agli annali, sono dati che autorizzano la punta sudamericana a sognare.
LA SFIDA. E con alla mente la gara dall’andata, quando firmò uno dei cinque gol con i quali i rossoblù affondarono la viola, Simeone è pronto a ripetersi. Il momento è quello giusto ma soprattutto sarà, per lui, l’occasione di far ricredere quanti lo hanno accantonato senza troppi complimenti. Ora gioca e segna per il suo Cagliari con il quale vuole diventare grande e i tifosi rossoblù, grazie alle sue magie, hanno ricominciato a sognare l’Europa.