Corriere dello Sport

«GARE ANTICIPATE L’ORA DI DECIDERE»

Possibili slot: primo match alle 17, il secondo alle 19 e il terzo alle 21 Calcagno: Spero che si riesca a trovare l’accordo di tutti Le tv ci diano una mano

- Di Giorgio Marota

In mezz’ora si può fare un programma televisivo - come quello in onda su Rai Tre - oppure giocare un terzo di una gara di calcio. Mezz’ora è anche l’orizzonte temporale su cui Lega, Assocalcia­tori, Sky, Dazn e Img stanno ragionando per evitare le partite in notturna che hanno sempre meno appeal presso il pubblico. Lo dimostra un dato: le television­i perdono più dell’8% di share dopo le ore 23, con tutte le conseguenz­e immaginabi­li (negative) dal punto di vista degli introiti pubblicita­ri. Quasi un appassiona­to su dieci spegne preme “off” sul telecomand­o al 15’ del secondo tempo perché la mattina seguente dovrà alzarsi presto per andare al lavoro, perdendosi gran parte delle emozioni che una partita sa offrire nei minuti finali. Due settimane fa sulle pagine del Corriere dello Sport-Stadio è intervenut­a l’Unione Nazionale dei Consumator­i, parlando del nuovo calcio di mezzanotte come una scelta «assurda, immotivata e priva di qualsiasi logica». Oltre la metà dei 124 match post Covid sono infatti in seconda serata e gli abbonati iniziano a protestare.

AIC-TV. Ieri Umberto Calcagno, presidente ad interim dell’Assocalcia­tori dopo le dimissioni di Tommasi, è tornato sull’argomento: «Mi auguro che si riesca a trovare un accordo – ha spiegato a Rai Radio 1 – con il presuppost­o che non ci sarà nessuna levata di scudi da parte nostra. I calciatori stanno dimostrand­o responsabi­lità, dobbiamo fare un pezzo di strada insieme in una situazione emergenzia­le, spero che anche le tv ci diano una mano». I protagonis­ti della Serie A non vogliono scendere in campo prima delle ore 17 a causa del caldo (e preoccupat­i per il rischio infortuni). Le tv, da parte loro, chiedono una distanza di almeno 2 ore e 15 tra una partita e l’altra per garantire spazi alle pubblicità, collegamen­ti, salotto in studio e, soprattutt­o, evitare che un match cominci prima che sia finito il precedente.

LA LEGA. Tra questi due fuochi c’è la Lega Calcio che ha potere totale sul calendario, ma resta in attesa di un accordo per non scontentar­e nessuno. L’Aic ha fatto due proposte, sempre ragionando sui tre slot: un match alle 17, uno alle 19 e l'ultimo alle 21, oppure 17/19.05/21.15. Se le paytv cedono qualche minuto, con la seconda si può andare a dama. «Il pomeriggio avevamo chiesto che non si giocasse affatto – ha ricordato Calcagno – la soluzione trovata con la Lega è stata di limitare moltissimo le partite pomeridian­e (solo 10 e mai al Sud). Oggi il problema riguarda pochi incontri e bisognerà venirsi incontro».

STADI. Oltre alla questione degli orari, in settimana verrà risolta un’altra grana. Di questa se ne occupa il presidente della Federcalci­o, Gabriele Gravina: la riapertura parziale degli stadi, «l’ultimo tassello che darà il senso reale di un ritorno alla normalità». Nei prossimi giorni da via Allegri partirà una nuova richiesta al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, che dovrà prima rivolgersi al Comitato Tecnico Scientific­o e poi, in caso di parere positivo, dare il “via libera”. Negli ultimi colloqui si era parlato del 15 luglio come data per togliere i lucchetti, di fatto regalando alla Serie A un finale di campionato con il pubblico sugli spalti. Il calcio porta come esempio teatri e cinema che, dal 15 giugno, hanno ripreso gli spettacoli a capienza ridotta. Nel nostro caso si discute su una presenza del 20%: in un impianto come l’Olimpico significhe­rebbe far entrare 15 mila tifosi.

 ??  ?? Le gare con inizio alle ore 21,45 hanno un progressiv­o calo di audience e dopo le 23 circa il dieci per cento dei telespetta­tori chiude la tv
Le gare con inizio alle ore 21,45 hanno un progressiv­o calo di audience e dopo le 23 circa il dieci per cento dei telespetta­tori chiude la tv
 ??  ?? Riapertura degli stadi Il presidente della Figc Gabriele Gravina punta a una riapertura parziale degli stadi: pronta in via Allegri una nuova richiesta da inviare al Ministro dello Sport
Riapertura degli stadi Il presidente della Figc Gabriele Gravina punta a una riapertura parziale degli stadi: pronta in via Allegri una nuova richiesta da inviare al Ministro dello Sport

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