Corriere dello Sport

«Crotone, tutto subito: c’è la A»

- di Massimilia­no Franco LIOPRESS

La seconda contro le due terze, potrebbe decidersi in due partite in tre giorni, il discorso promozione diretta. Venerdì, infatti, il Crotone, 2º in classifica, farà visita al Cittadella 3º, a pari merito con il Pordenone tre giorni dopo di scena allo Scida. Ipotizzare scenari non è semplice e forse non è neanche il caso come ammette l’esterno offensivo rossoblù Alberto Gerbo: «Il Cittadella è squadra molto forte, sono anni che fa grandi risultati. Partita difficile, loro hanno fame e corrono tantissimo, dovremo stare attenti. Poi, avremo il Pordenone in casa per un altro scontro diretto, però, preferisco focalizzar­mi su una gara alla volta e considerar­e ogni partita come una finale».

RINFORZO. Arrivato a gennaio Gerbo si è subito ritagliato uno spazio importante in squadra. Stroppa lo aveva già allenato a Foggia e lo ha voluto a Crotone: «Ho cercato di interpreta­re la sua visione di calcio nel miglior modo possibile. A Foggia, siamo riusciti a fare un ottimo lavoro, qua, c'è una squadra che viaggia da sola è stato facile inserirsi in questo gruppo, però penso che mi abbia voluto anche perché posso ricoprire diversi ruoli, sono abbastanza duttile». Per Gerbo una bella carriera divisa tra serie C e serie B: «Sono arrivato subito in B, però, ho avuto un po' di difficoltà a giocare per inesperien­za e poi per qualche infortunio che mi ha costretto a tornare in C. Tra le due categorie c'è una differenza di qualità, soprattutt­o per ciò che riguarda gli attaccanti, in B gli errori li paghi, questa è la cosa che mi ha colpito di più».

GRANDE SALTO. Magari è arrivata l’ora di fare il grande salto e approdare in A: «Sarebbe bellissimo, è il sogno di ogni giocatore e mi piacerebbe farlo col Crotone. Adesso sono focalizzat­o su questo obiettivo, sulla promozione e poi sarebbe il mio desiderio rimanere qua». Per l’esterno fino ad ora tanti assist, comunque preziosi, ma nessun gol. È l’ora di rompere il digiuno: «Devo attaccare un po' di più la porta, mi fermo sempre un po' dietro, cerco però di mettere palloni in mezzo, qualche assist l'ho fatto, per segnare mi dovrei accentrare un po' e calciare qualche volta in più».

DOTTOR GERBO. Alberto Gerbo, fra qualche mese, dottor Gerbo, perché il calciatore ha sostenuto tutti gli esami e presto dovrà discutere la testi in Scienze Motorie: «Noi calciatori abbiamo tanto tempo libero, è una cosa che mi interessa e ho impegnato un po' le mie giornate oltre al calcio. Ho impiegato un po' di anni a farla, l'ho fatta con calma, però va bene così».

CASA CROTONE. Arrivato a Crotone si è sentito a casa: «In città si sta bene. C'è il mare e si vive alla grande, però la cosa che mi ha colpito di più è il gruppo che è molto unito, usciamo sempre insieme». Il Crotone è in serie positiva da 8 partite, 5 vittorie e 3 pareggi, e l’apporto di Gerbo è stato notevole: «Sono contento di aver dato il mio contributo e di aver aiutato Simy a buttarla dentro, sono contento per lui e per il Crotone».

L’esterno di Stroppa: «Contro il Cittadella e poi con il Pordenone servirà il massimo»

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LAPRESSE Alberto Gerbo, 30 anni, esterno offensivo del Crotone

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