Ferrari, è già corsa contro il tempo
“Zitti tutti, parlo io: Binotto non si tocca”. Ecco racchiuso in estrema sintesi il Camilleri-pensiero, espresso ieri nel comunicato che vuole sostenere la Ferrari in un momento molto difficile, di fronte al secondo debutto di fila nel Mondiale di un progetto sostanzialmente sbagliato. Così l’amministratore delegato ha voluto dire qualcosa di significativo, che tenesse insieme la squadra.
Ha elogiato Leclerc («Ha dato spettacolo, confermando ancora una volta il suo talento, e determinazione nel difendere i colori della Scuderia»), ha sostenuto Vettel con clemenza («Non si è potuto esprimere al meglio perché non era soddisfatto del bilanciamento della sua vettura»), ma soprattutto ha voluto ribadire la fiducia a Binotto, primo responsabile di questa deficitaria situazione: «Non sono certamente delle battute d’arresto che potranno cambiare il percorso intrapreso e ho assoluta fiducia che Mattia e la squadra sapranno sistemare le nostre carenze», ha dichiarato dopo aver precisato che «l’unica soluzione è reagire e sono contento della risposta immediata e dall’impegno, non solo per portare in pista oggi quello che sarebbe stato pronto domani ma anche per accelerare ulteriormente lo sviluppo. E’ una risposta da squadra unita che si rimbocca le maniche e affronta di petto le difficoltà, senza piangersi addosso».
Dunque la Rossa cambia, ma una macchina B non si fa in due mesi e quel che arriverà sono aggiornamenti aerodinamici, finalizzati a ridurre la resistenza all’avanzamento, possibilmente senza perdere stabilità in curva. Correttivi insomma, che per quanto possano funzionare, difficilmente permetteranno alle Rosse di lottare con la Mercedes che s’è vista domenica, vincente nonostante un’affidabilità ancora incerta (e di cui non è per nulla in possesso la Red Bull-Honda). La Stella tedesca ha vissuto forti apprensioni per il cambio (i tecnici al muretto temevano che, nei passaggi duri sui cordoli, la critica sincronizzazione delle marce potesse spingere il sistema ad andare in protezione, bloccando tutto) e le temperature di esercizio (pittare la macchina di nero è stata una sfida non solo sul fronte della comunicazione, ma anche su quello tecnico).
A Maranello i nuovi pezzi sono in produzione: alcuni arriveranno in tempo per questo weekend, il resto in Ungheria. L’attesa del meteo è per Ferrari abbastanza paradossale, perché con tanto (fin troppo) carico aerodinamico converrebbe correre con la pioggia, ma l’asciutto sarebbe più utile per paragonare aerodinamica vecchia e nuova. Ieri le previsioni per il fine settimana davano acqua a catinelle, ma annunciavano lo stesso una settimana fa per la gara di apertura...
Nuovo pacchetto aerodinamico: una parte arriva subito, il resto in Ungheria