Zanardi, nuovo intervento: 5 ore
Un nuovo intervento chirurgico per Alex Zanardi, il terzo. A poco più di due settimane dal drammatico schianto avvenuto a Pienza, sulla statale 146, tra la sua handbike e un tir che proveniva in direzione opposta, il campione paralimpico ricoverato dal 19 giugno scorso al Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena ha visto i chirurghi concentrarsi sul suo volto (all’arrivo al Pronto Soccorso gli fu riscontrato un fracasso facciale).
RICOSTRUZIONE. Sono stati i medici dell’equipe multidisciplinare guidata dal professor Paolo Gennaro, direttore dell’unità di Chirurgia maxillo-facciale, oltre ai colleghi della neurochirurgia sempre coinvolti, ad occuparsi - nelle scorse ore - della ricostruzione cranio facciale, stabilizzando di fatto le zone interessate dal trauma. «Le fratture - ha spiegato Gennaro - erano complesse. Questo ha richiesto un’accurata programmazione che si è avvalsa di tecnologie computerizzate, digitali e tridimensionali fatte a misura del paziente. La complessità del caso era piuttosto singolare, anche se si tratta di una tipologia di frattura che nel nostro centro affrontiamo quasi di routine».
QUADRO NEUROLOGICO GRAVE. L’operazione è durata circa 5 ore, dopo di che il paziente, con il quadro neurologico che rimane grave, è stato ricondotto in terapia intensiva, dove resta sedato e ventilato meccanicamente. L’intervento è riuscito, ma ci vorrà ancora tempo per valutarne a pieno gli effetti. Di certo c’è, come spiegato dallo stesso ospedale, che questa nuova operazione fa parte degli interventi programmati per permettere la prosecuzione del piano terapeutico. Le condizioni di Zanardi come ribadito anche nel penultimo bollettino medico, la scorsa settimana, rimangono stabili dal punto di vista cardio-respiratorio e metabolico: la prognosi per questi motivi rimane sempre riservata. Ogni eventuale aggiornamento sarà comunicato non appena ci saranno significative variazioni del quadro clinico dell’atleta che continua ad essere monitorato dai medici che lo hanno preso in cura fin dai momenti successivi all’incidente. Adesso si aspetta di cominciare a ridurre il coma farmacologico per poter valutare, col risveglio progressivo dell’ex pilota, gli eventuali danni neurologici riportati. Intanto proseguono gli accertamenti degli inquirenti sia sulle condizioni di sicurezza in cui si stava svolgendo la pedalata sia sulla handbike, sottoposta a perizia.
Ricostruzione cranio-facciale Alex stazionario ma resta grave