Corriere dello Sport

La Roma si sveglia e torna a sorridere

Fonseca tiene a distanza il Milan D’Aversa recrimina per un mani Emiliani in vantaggio su rigore Mkhitaryan e Veretout rimontano Tante occasioni per i gialloross­i che però tremano fino alla fine

- D’Ubaldo e Maida

I gialloross­i rimontano il Parma (2-1) all’Olimpico dopo tre stop consecutiv­i Rigore negato, ira D’Aversa

La Roma all’Olimpico torna a vincere dopo tre sconfitte consecutiv­e e tiene a distanza il Milan, vittorioso martedì contro la Juve, che resta dietro di due punti. Fonseca allontana la crisi ma la squadra gialloross­a ha mostrato anche ieri lacune ed errori. La Roma vince in rimonta come contro la Sampdoria, dopo essere passata in svantaggio nei primi minuti su calcio di rigore. Sono nove i punti conquistat­i da marzo dopo essere finita sotto. Il successo porta la firma di Mkhitaryan, autore del gol del pareggio e ispiratore del raddoppio di Veretout. Ottavo gol e quinto assist in stagione per l’armeno, che ha salvato la Roma in un’altra serata storta per Dzeko, che anche contro il Parma ha combinato poco. Fonseca scaccia i fantasmi dalla sua panchina, questa vittoria può regalare un po’ di serenità.

ANCORA DIFESA A TRE.

Alcune scelte di Fonseca hanno fatto discutere. Kolarov è uscito dal turn over, è partito dalla panchina per la seconda gara consecutiv­a. Nel ruolo di terzino destro è stato riproposto Bruno Peres, che a Napoli non era stato convocato per scelta tecnica. Il brasiliano non aveva brillato nelle precedenti partite e ieri ha spinto tanto, non sempre con lucidità. Sull’altra fascia Spinazzola, preferito a Kolarov, non ha mai saltato l’uomo. Così la fase offensiva si è sviluppata soprattutt­o sulla destra e grazie alla capacità di dialogare negli spazi stretti di Pellegrini e Mkhitaryan. Il tecnico portoghese ha insistito con la difesa a tre e ha piazzato Cristante tra i centrali, con il compito di organizzar­e l’azione dal basso. Rispetto alla partita contro il Napoli, Fonseca ha rinunciato alla seconda punta da affiancare a Dzeko e ha messo Pellegrini e Mkhitaryan alle spalle del capitano.

Il Parma era reduce da tre sconfitte consecutiv­e, come la Roma, ma senza assilli di classifica ha messo in difficoltà la squadra gialloross­a come all’andata. La partita si è messa subito male per la Roma. Al 9' il Parma è passato in vantaggio con un rigore realizzato da Kucka e rilevato dal Var Mazzoleni, per un fallo di Cristante su Cornelius. La Roma ha subito il colpo, ha faticato a riordinare le idee, il Parma ha continuato a colpire in contropied­e, con Gervinho che ha allungato la squadra alla sua maniera. Il possesso palla (62 per cento nel primo tempo) ha prodotto il palo di Pellegrini al 17' e poco altro, fino al pareggio, arrivato al 43' grazie a Mkhitaryan, che ha piazzato il pallone su cross di Bruno Peres e grazie al velo di Pellegrini. Il pareggio ha allontanat­o la paura che cominciava a serpeggiar­e tra i giocatori della Roma, preoccupat­i di evitare la quarta sconfitta consecutiv­a.

VERETOUT RADDOPPIA.

Il Parma non si è arreso e all’inizio della ripresa D’Aversa ha tolto Cornelius e ha avanzato Kulusevski al fianco di Gervinho in posizione centrale. La Roma ha continuato ad essere pericolosa con Pellegrini e Mkhitaryan, l’armeno è stato il romanista più insidioso anche questa volta. Dopo il gol del pareggio, all’inizio della ripresa ha dato il via all’azione del gol di Veretout, bravo a inserirsi e a battere Sepe con un tiro da fuori area. Alla Roma è mancato il colpo del ko e nel finale ha sofferto la pressione del Parma. Il Var questa volta ha gra

ziato Mancini, che ha deviato il pallone con il braccio in un contrasto con Kucka.

La squadra di D’Aversa è stata pericolosa nella seconda parte della ripresa, ma negli ultimi minuti si è sbilanciat­a troppo, concedendo occasioni clamorose che la Roma non è riuscita a sfruttare. Due volte con Villar, subentrato a Diawara e proprio prima del fischio finale con Mancini. Alla fine Fonseca può tirare un sospiro di sollievo, ma la Roma dovrà lottare fino alla fine per evitare i preliminar­i di Europa League.

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LAPRESSE Henrikh Mkhitaryan, 31 anni, trova il varco: è il gol del pareggio romanista

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