Alonso, missione Renault «È qui la mia famiglia»
F1, l’ex ferrarista tornerà nel 2021 al posto di Ricciardo «Grande orgoglio, abbiamo i mezzi per andare sul podio»
L’entusiasmo è quello di un ragazzino che a quasi 39 anni brilla di luce propria perché sa già cosa gli riserva il futuro. Sa che tra un po’ tornerà a fare ciò che più gli piace, ed è correre in Formula 1. Prima penserà a divertirsi in un’altra maniera, come ha fatto negli ultimi tempi: un diversivo, con tutti i contorni della serietà, che si chiama 500 miglia di Indianapolis. L’ultimo obiettivo che gli manca per mettersi sulla testa la tripla corona, prima di tuffarsi nella nuova, vecchia, sfida: il ritorno in Renault. L’ingaggio di Fernando Alonso è ufficiale da ieri, quando il team francese e il pilota spagnolo hanno comunicato a distanza, via social, il ritorno sulla monoposto che ancora per un anno sarà occupata da Daniel Ricciardo, destinato poi alla McLaren nel 2021. In tempi di pandemia, funziona così: annunci su Twitter, video-selfie e una conferenza stampa multimediale, aspettando che nelle sale stampa e sui circuiti di tutto il mondo tornino rispettivamente addetti ai lavori e pubblico.
«PRIVILEGIATO». L’asturiano ha firmato un biennale con opzione per il terzo anno. «Nel 2018, quando decisi di prendere un po’ d’aria e lasciare la F1 fu una decisione molto saggia - racconta - Quest’anno e mezzo mi è servito per fare un reset completo e in quanto a risultati è stato molto produttivo. Ho vinto un Mondiale di resistenza, Le Mans, Daytona: la pausa mi è servita per ricaricare le batterie e trovare la voglia di ritornare. Mi sento un gran privilegiato, in tanti sognano la F1 e non hanno l’opportunità di arrivarci. Io ho la fortuna di scegliere quando andarmene e quando tornare e questa possibilità mi riempie d’orgoglio. Mi ero posto come obiettivo di rientrare con il nuovo regolamento nel 2021: è stato posticipato di un anno, ma il prossimo campionato ci servirà da rodaggio e nel 2022 potremo sfruttare un’inerzia positiva, quando lo sport finalmente rimetterà i piloti al centro delle performance, ci sarà più equità tra i team e uno spettacolo migliore in pista. Sono consapevole di dove saremo all’inizio, ma lavoreremo duro e ci divertiremo».
FAMIGLIA. La Renault ha un significato speciale per Alonso. «Il team rappresenta la mia famiglia, i miei ricordi più cari in Formula 1, i due titoli mondiali, ma ora guardo al futuro. Tornare significa fonte d’orgoglio e un’immensa emozione. Ho princìpi e ambizioni in linea con il progetto del team. I loro progressi di quest'inverno - aggiunge lo spagnolo danno
Nel 2021 farà coppia con Ocon Accordo di due anni, opzione per il terzo: «Un privilegio poter scegliere quando tornare»
credibilità agli obiettivi per la stagione 2022 e condividerò la mia esperienza di corsa con tutti, dagli ingegneri ai meccanici e ai miei compagni di squadra. La squadra vuole e ha i mezzi per tornare sul podio». Dovrà far coppia con un giovane come più che interessante come Esteban Ocon: «Lo seguo da quando correva con i kart. Ha un talento immenso tanto che recentemente è stato vicino alla Mercedes. Nessuno mette in dubbio nemmeno le sue doti e la sua personalità, ha davanti a sé un futuro brillante: non siamo amici, ma solo per mancanza di tempo passato insieme. Posso dire però che abbiamo parlato molto durante questi mesi di lockdown e sono felice di poter essere in squadra con lui».
REAZIONI. A ufficializzare il ritorno di Alonso non poteva che essere il managing director del Team Renault, Cyril Abiteboul: «Il suo ingaggio per il 2021 rientra nel progetto per tornare ai vertici della Formula 1. Fernando porterà al nostro team la sua cultura vincente». Sentimento condiviso a piani ancor più alti: «Il rientro di Alonso è una notizia grandiosa - ha commentato il patron del Circus, Chase Carey - Ha un talento incredibile e non vediamo l’ora che torni sulla griglia di partenza nel 2021». L’attesa è cominciata, il tempo di provare a vincere una 500 miglia di Indianapolis e poi riaccomodarsi per la terza volta in quella monoposto con cui ha scritto la storia.
«Stare lontano dalla Formula 1 mi è servito Ho vinto tanto e mi sento ricaricato»