Corriere dello Sport

E Sarri prova a consolarsi con la mira di Ronaldo

IL PORTOGHESE HA RAGGIUNTO QUOTA 30 RETI NELLA STAGIONE

- Di Filippo Bonsignore

«Non è stato il risultato che volevamo ma testa alta e continuiam­o a lavorare!». Carica Ronaldo. Il fenomeno volta subito pagina e rilancia immediatam­ente: c’è uno scudetto da conquistar­e. Non gli è andata giù la serata di San Siro che, dopo il suo gol, per la Juve stava diventando dolcissima. E, invece, è accaduto l’imponderab­ile, con il blackout totale che ha portato ad un crollo inatteso e fragoroso. Bastava guardare il volto scuro (eufemismo) di CR7 al rientro negli spogliatoi per comprender­e il suo stato d’animo, che faceva il paio con quello dei senatori, Buffon e Chiellini, altrettant­o increduli in panchina. Cristiano, in ogni caso, ha fatto sentire comunque la sua voce per scuotere il gruppo, per indicare la via, per riportare tutti in carreggiat­a. All’orizzonte c’è l’Atalanta, il cliente peggiore che il calendario potesse regalare ma, volendo, anche lo stimolo migliore per cancellare gli schiaffoni subìti dal Milan e fare un altro passo verso il titolo. Non ci sono più bonus da spendere, lo sa bene il portoghese, e per questo il messaggio è semplice e chiaro: testa alta e lavorare. Sì, perchè comunque la Juve ha sette punti di vantaggio sulla Lazio e quindi significa che tante cose buone sono state fatte. Ma c’è anche la necessità di mettersi all’opera per correggere i difetti che sembravano superati e che invece si sono riproposti in tutta la loro entità.

MAGIC MOMENT. Intanto la migliore assicurazi­one sulla vita per la Juve e per Sarri è proprio lui. Ronaldo non perde un colpo, il suo momento magico continua. Dopo le due gare sottotono di coppa Italia, Cris ha alzato i giri del motore e ha ripreso a segnare senza sosta. Quella di San Siro è stata la quinta partita consecutiv­a con gol: dalla ripresa post Covid ha sempre fatto centro. Nel complesso, è andato in rete in 16 delle ultime 17 gare di campionato: l’unica pausa è stata contro l’Inter, nell’ultima partita prima del lockdown, quando ha interrotto la serie di undici partite consecutiv­e con gol, sfiorando il record di dodici. Ma c’è di più. Il fenomeno si è superato e sta già facendo meglio della scorsa stagione, quando si era fermato a 28 reti in tutte le competizio­ni. Con la prodezza contro il Milan, ha toccato i 30 gol stagionali per l’undicesima volta in carriera, salendo a 730 totali. E per la decima volta dal 2007/08 ha superato le 25 reti in campionato: solo Messi ha fatto tanto nei cinque principali tornei continenta­li. CR7 è sempre una certezza, quindi, anche nel pieno della bufera. Ed è logico che sia sempre più lui l’uomo dei sogni juventini, insieme a Dybala, pronto a rientro contro l’Atalanta. Sarri si aggrappa ai campioni per tagliare il traguardo tricolore e scacciare le nubi dal cielo sopra la Continassa. Testa alta e lavorare, a tutto Ronaldo.

CR7 in gol da 5 gare «A Milano è andata male, adesso però testa alta e lavorare»

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Ronaldo esce dal campo a testa bassa, il suo gol non è bastato
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