E Sarri prova a consolarsi con la mira di Ronaldo
IL PORTOGHESE HA RAGGIUNTO QUOTA 30 RETI NELLA STAGIONE
«Non è stato il risultato che volevamo ma testa alta e continuiamo a lavorare!». Carica Ronaldo. Il fenomeno volta subito pagina e rilancia immediatamente: c’è uno scudetto da conquistare. Non gli è andata giù la serata di San Siro che, dopo il suo gol, per la Juve stava diventando dolcissima. E, invece, è accaduto l’imponderabile, con il blackout totale che ha portato ad un crollo inatteso e fragoroso. Bastava guardare il volto scuro (eufemismo) di CR7 al rientro negli spogliatoi per comprendere il suo stato d’animo, che faceva il paio con quello dei senatori, Buffon e Chiellini, altrettanto increduli in panchina. Cristiano, in ogni caso, ha fatto sentire comunque la sua voce per scuotere il gruppo, per indicare la via, per riportare tutti in carreggiata. All’orizzonte c’è l’Atalanta, il cliente peggiore che il calendario potesse regalare ma, volendo, anche lo stimolo migliore per cancellare gli schiaffoni subìti dal Milan e fare un altro passo verso il titolo. Non ci sono più bonus da spendere, lo sa bene il portoghese, e per questo il messaggio è semplice e chiaro: testa alta e lavorare. Sì, perchè comunque la Juve ha sette punti di vantaggio sulla Lazio e quindi significa che tante cose buone sono state fatte. Ma c’è anche la necessità di mettersi all’opera per correggere i difetti che sembravano superati e che invece si sono riproposti in tutta la loro entità.
MAGIC MOMENT. Intanto la migliore assicurazione sulla vita per la Juve e per Sarri è proprio lui. Ronaldo non perde un colpo, il suo momento magico continua. Dopo le due gare sottotono di coppa Italia, Cris ha alzato i giri del motore e ha ripreso a segnare senza sosta. Quella di San Siro è stata la quinta partita consecutiva con gol: dalla ripresa post Covid ha sempre fatto centro. Nel complesso, è andato in rete in 16 delle ultime 17 gare di campionato: l’unica pausa è stata contro l’Inter, nell’ultima partita prima del lockdown, quando ha interrotto la serie di undici partite consecutive con gol, sfiorando il record di dodici. Ma c’è di più. Il fenomeno si è superato e sta già facendo meglio della scorsa stagione, quando si era fermato a 28 reti in tutte le competizioni. Con la prodezza contro il Milan, ha toccato i 30 gol stagionali per l’undicesima volta in carriera, salendo a 730 totali. E per la decima volta dal 2007/08 ha superato le 25 reti in campionato: solo Messi ha fatto tanto nei cinque principali tornei continentali. CR7 è sempre una certezza, quindi, anche nel pieno della bufera. Ed è logico che sia sempre più lui l’uomo dei sogni juventini, insieme a Dybala, pronto a rientro contro l’Atalanta. Sarri si aggrappa ai campioni per tagliare il traguardo tricolore e scacciare le nubi dal cielo sopra la Continassa. Testa alta e lavorare, a tutto Ronaldo.
CR7 in gol da 5 gare «A Milano è andata male, adesso però testa alta e lavorare»