Corriere dello Sport

Perin, un muro Schöne opaco Pandev ci prova

- Di Antonio Giordano

GENOA Perin

La serata si mette male e ci deve pensare lui, su Elmas che gli si presenta davanti o come gli pare, e poi anche su Mertens. E lui risponde, prodigiosa­mente, persino a Mario Rui che arriva da lontano. Fa l’impossibil­e e non basta.

Goldaniga

Esce fino alla trequarti avversaria per far sentire il proprio fiato sul collo a Insigne, che sembra avvertirne la presenza. Poi va a saltare addosso a Maksimovic, per l’1-1, e dà un senso anche offensivo alla sua prestazion­e.

C. Zapata

Ha bisogno di calarsi nella partita, perché il Napoli tiene il Genoa là dietro, e non concede distrazion­i, né leggerezze. Poi entra Lozano e manda anche lui nel caos.

Masiello

Ha senso tattico, personalit­à e sa che ci sono partite in cui non bisogna regalarsi ricami. Poi esplode, per stanchezza, anche se resiste fino a quando le energie lo sostengono.

Biraschi

Dà una mano per ingabbiare Insigne e gli viene meno la corsa per ripartire. Ma forse è una scelta di Nicola, starsene un po’ sotto coperta. E lui asseconda. Lascia il destro a Mertens e non si fa.

Ghiglione (37’ st) 6,5 5,5 5,5

E’ soltanto una presenza in più.

Behrami

Il frullatore lo demolisce in fretta, proprio quando si è cominciato a giocare: il Napoli palleggia, attacca, domina e lui si ritrova senza orientamen­to, con Fabian Ruiz che incombe.

Lerager (19’ st)

Serve per contenere Fabian e invece entra e scopre di quali magìe è capace lo spagnolo. E da quel momento, diventa una tortura scalare l’Everest.

Schöne

Soltanto piccole tracce di un talento che dev’essere, maledizion­e, in fase involutiva. Subisce la partita e da lontano osserva il dinamismo di Lobotka. Da angolo trova Goldaniga e nel finale ci mette il cuore ma servirebbe­ro le geometrie e il suo talento che sembra stia svanendo.

Cassata 7 5 sv 5 5.5 5,5 6

La zona mediana viene travolta, lui compreso, che ondeggia tra Lobotka ed Elmas, con risultati che soffocano, perché là in mezzo sono sempre

IL MIGLIORE

Perin

in apnea. Va dentro alla distanza, coglie il palo e si ferma proprio lì.

Iago Falque (25’ st)

T’aspetti un guizzo, una finta, un disperato tentativo. Niente, quando ancora ci sarebbe la possibilit­à di inventarse­la.

Barreca

Invisibile, su una fascia che non gli appartiene, stritolato dalla catena più intraprend­ente del Napoli che fa anche di lui ciò che vuole. E comunque le responsabi­lità sue sono relative.

Sanabria 5 5 5,5

Non gli arriva un pallone e non può dannarsi più di quanto non faccia, perché la partita è sempre lontana dal suo corpo e anche dalla sua testa.

IL PEGGIORE

Biraschi

Pandev (25’ st)

In venti minuti, una lezione di generosità.

Pinamonti

Una occasione, e gliela regala Maksimovic, ma spelacchia­ta, che poi viene persino sporcata. Il resto è costante difficoltà contro una difesa che ha il tempo di schierarsi.

Favilli (37’) 5,5 sv

A lui il Genoa non arriva mai.

Nicola (all.) 6 5

Per salvarsi serve altro, almeno giocarsela, senza buttare via un tempo. E invece gli restano poche cose e forse qualche domanda se la porrà: perché di nuovo così, impalpabil­i, per tanto tempo.

NAPOLI Meret

Dieci minuti e deve già reagire, andando giù sulla girata di Pinamonti. Poi smanaccia sul palo la volée di Cassata. Pazzesco su Pandev all’87’ prima che il guardaline­e dica: fuorigioco. Resta nella terra di mezzo sull’ultimo traversone...

Hysaj

Sta in salute e fa in modo che Gattuso, nei primi 45’, avendolo sotto gli occhi, se ne accorga. Poi dà disciplina, perché val la pena chiudere la corsia a doppia mandata, anche se il Genoa sta lontano.

Manolas

Ahia! Sarà che il Genoa non si vede (quasi) mai, ma la soglia dell’attenzione s’abbassa e per poco non spalanca la strada verso l’area. Poi si riprende e, quando serve, la butta lontana.

Maksimovic

Sta talmente bene, che si concede inaspettat­e confidenze nel palleggio: lui e Manolas ne fanno una a testa nel primo tempo. Ma nella ripresa, Goldaniga lo sovrasta e quella macchia rimane.

Mario Rui

Ha meno campo, e poi il Napoli preferisce la destra, e dunque è costretto ad aspettare che qualcuno si ricordi di lui. La ripresa è densa di lui, d’un sinistro che fa volare Perin, di percussion­i e diagonali.

Fabian Ruiz

Sta nel centro di una partita che sente e che vive, a testa alta, perché non sa proprio abbassarla. Viene meno nella rifinitura ma poi, lectio magistrali­s, spedisce Lozano sulla luna.

Allan (41’ st)

Ritrova il campo e può goderselo per qualche minuto

Lobotka

Se Demme s’è messo in tv a seguire la partita, ne sarà uscito un po’ preoccupat­o: c’è più ritmo, più ampiezza, più respiro e pazienza se le «schermate» appaiono meno solide. Nella ripresa, somigilia più a Demme, ma si vede che non gli piace.

Elmas

Un un quarto d’ora, ne sfiora due e ne segna uno che il Var gli annulla. Per un tempo, sembra sceso da Marte, viaggia su altre dimensioni, e si vede che un giorno, mica poi così lontano, può diventare un gigante. Poi si sgonfia.

Zielinski (37’ st)

Per far rifiatare.

6,5 6,5 6 5,5 6,5 7 sv 6,5 7 sv IL MIGLIORE

Elmas

Politano

Ha dentro di sé il fuoco che arde, comincia a sentire il peso degli esami e si presenta preparato. Non chiedetegl­i di essere Callejon, non sarebbe giusto, ma stavolta c’è.

Lozano (19’ st)

Costringer­à a rivedere i piani del mercato: uno come lui, al di là del gol, non si lascia andar via senza rifletterc­i. Ha uno scatto alla Carl Lewis e spacca la partita e anche il Genoa.

Mertens 6 6,5 6,5

Il re è tornato, ammesso sia mai andato via: stavolta il tiro a giro è suo e lo sistema nell’angolino basso, come i campioni sanno fare. Dategli un pallone, saprà cosa farne.

IL PEGGIORE

Milik

Milik (19’ st)

Mezz’ora complicata, di sofferenza, ma anche statica assai.

Insigne

Meno offensivo, più riflessivo: è il modello naif, va dove lo trascinano le situazioni del campo, e per umiltà anche in difesa, a chiudere da maratoneta. Sul gol, suggerisce da falso nueve.

Younes (37’ st)

Pure se uno scampolo, lo vive.

Gattuso (all.) 5,5 6,5 sv 7

Ci sono momenti di (grande) bellezza assoluta, con movimenti che conquistan­o. C’è palleggio, personalit­à e un’altra vittoria ancora, per farsene un’abitudine.

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LAPRESSE L’azzurro Stanislav Lobotka e il rossoblù Lasse Schöne
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MOSCA Davide Biraschi del Genoa e Lorenzo Insigne del Napoli
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5,5
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7
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5
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7

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