Corriere dello Sport

RIBALTONE TORINO SALVEZZA PIÙ VICINA

I granata allontanan­o gli spettri della retrocessi­one: il Genoa terzultimo è a distanza. Un tesoretto che Longo deve far fruttare nella volata finale Rimonta con Verdi, Belotti e Zaza Il Brescia dura soltanto un tempo e ora con il Lecce a 7 punti è dura

- di Filippo Bonsignore

Ribaltone Toro, la salvezza è più vicina. Verdi, Belotti e Zaza rilanciano i granata e scacciano i fantasmi in una serata fondamenta­le per allontanar­e la zona pericolo. Ora sono sette i punti di vantaggio sul Genoa terzultimo, bottino da far fruttare nella volata finale. Non è stata comunque una passeggiat­a per la squadra di Longo che ha dovuto scalare la montagna dello svantaggio firmato da Torregross­a ed è stata capace di svoltare dopo metà gara sottotono e con tante difficoltà. A fare la differenza è stato Verdi, l’uomo di maggiore qualità, finalmente decisivo e continuo, non soltanto con il gol. E al fantasista si sommano Belotti, in rete per la quinta gara di fila e a quota cinque gol dopo il lockdown come un certo Cristiano Ronaldo, e Zaza, puntuale nel chiudere il match nel finale. Il Brescia, invece, si ferma sul più bello: dura un tempo la squadra di Lopez e non riesce a dare continuità alla speranza nata nuovamente dopo il successo sul Verona. Il Lecce adesso è distante sette punti e l’impresa salvezza si fa sempre più difficile.

ARIA. L’aria è rarefatta, tanto alta è la posta in palio. Il Toro parte meglio e il faro è Verdi, che conferma le buone sensazioni mostrate nel derby con due occasioni in avvio: prima centra la traversa in diagonale, poi impegna Joronen con un sinistro a giro. Il problema della squadra di Longo è che la luce si spegne in fretta: oltre a Verdi non c’è altra qualità nella manovra, dalla mediana tutta muscolare non arrivano ritmo, né idee. Così il Brescia riesce a imporre la migliore organizzaz­ione, anche perché appare più libero mentalment­e. Il primo segnale della formazione bresciana arriva con un colpo di testa di Mateju da angolo, ma l’equilibrio si spezza con una giocata estemporan­ea. Torregross­a sfrutta un rimpallo su Meité sul cambio di gioco di Bjarnason e batte Sirigu in uscita con un preciso pallonetto. E’ il quinto gol in campionato dell’attaccante del Brescia, che sfiora il raddoppio con Donnarumma (Sirigu di piede sul sinistro deviato) e lo stesso Torregross­a di testa. Il Toro traballa in difesa, perforata con almeno una rete in 11 delle ultime 12 gare di campionato, ma riesce comunque a creare un paio di pericoli. Con Zaza (in girata, Joronen c’è) e ancora Verdi, il cui sinistro dal limite al tramonto del primo tempo viene deviato.

CHE GALLO. I granata replicano l’avvio di gara anche dopo l’intervallo e si rimettono subito in carreggiat­a. Ancora con Verdi protagonis­ta: controllo e girata di sinistro che batte Joronen grazie alla deviazione decisiva di Mateju. E’ tutto un altro Toro perché il pareggio regala fiducia alla squadra di Longo mentre il Brescia cala di tono, non ricevendo nulla dal genietto Tonali. Così entra in scena Belotti, che fa tutto di testa: prima centra l’esterno del palo, poi corregge in porta un tiro deviato di Verdi. La squadra di Lopez prova a pungere un paio di volte con Donnarumma ma non è più il Brescia ordinato ed efficace della prima metà di gara. Tanto che il Toro chiude definitiva­mente il discorso con Zaza. E i granata respirano.

 ??  ??
 ?? GETTY IMAGES ?? L’esultanza del gruppo granata dopo il gol di Andrea Belotti
GETTY IMAGES L’esultanza del gruppo granata dopo il gol di Andrea Belotti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy