Corriere dello Sport

Cordaz alza il muro Stroppa se la gioca

- Di Massimilia­no Franco

Si può chiedere ad una squadra di snaturare le proprie caratteris­tiche? È una cosa difficilis­sima e a volte impossibil­e. Fra queste ci sono anche quelle allenate dal tecnico Giovanni Stroppa. Ci sono squadre che hanno una propria fisionomia, un proprio credo e appunto le proprie caratteris­tiche. Una di queste è quella di giocare sempre per vincere. Domani sul campo del Cittadella, in un vero e proprio spareggio per la promozione diretta, per il Crotone sarebbe importante non perdere, ma conoscendo la squadra, il suo tecnico e le sue caratteris­tiche giocherà per conseguire un solo risultato: la vittoria. Il calendario è stato spietato: tutto in tre giorni. Subito dopo la trasferta veneta, infatti, c’è il Pordenone di Attilio Tesser di scena allo “Scida”.

CONCENTRAZ­IONE CORDAZ. Il capitano del Crotone ed ex di turno Alex Cordaz mantiene alta la concentraz­ione e non vuole sentite discorsi che parlino di qualcosa di diverso dalla partita contro il Cittadella: «È uno scontro diretto fondamenta­le, non è certo l’ultima partita, ma sarà un banco di prova importante. Il Cittadella è una grandissim­a squadra, lo ha dimostrato nel corso del campionato ma noi andiamo lì a giocarcela come abbiamo sempre fatto». Pochi punti di vantaggio per il Crotone che vuole mantenere questo margine, ma non sono ancora sufficient­i per stare tranquilli. Dietro le avversarie spingono forte come conferma il portierone rossoblù: «Cittadella, Spezia, Frosinone e noi ce la giocheremo fino all’ultimo. Dobbiamo stare sul pezzo con grande equilibrio, dobbiamo avere grande fiducia quando vinciamo e continuare sull’onda dell’entusiasmo».

ARMA LETALE. E questo Crotone può contare su un Simy ritrovato dopo la tripletta al Benevento: «Era un po' giù perché non segnava da qualche giornata, la prestazion­e però l’ha sempre fatta, era solo una questione di tempo». Peccato che queste partite il Crotone non le possa giocare con l’apporto del suo pubblico: «Mi manca giocare con il pubblico perché il nostro quando giochiamo in casa è devastante per i nostri avversari ma questa è la situazione e ci dobbiamo adattare».

VETERANO. Tanti anni a Crotone, tante presenze e una fascia che ha un peso: «Sta prendendo i connotati di una grande storia perché ormai sono a Crotone da sei anni. Sono orgoglioso di essere il capitano di questa squadra, orgoglioso di quello che stiamo costruendo. Ho tanta voglia di sentirmi importante per questa società». Fra le quasi 200 partite giocate con questa maglia ne ricorda due in particolar­e: «Quella di Modena della storica promozione in serie A e quella in casa contro la Lazio con la quale abbiamo centrato una straordina­ria salvezza».

SOLO CROTONE. Cordaz, infine, trova anche le parole giuste per ribadire il suo amore a vita per Crotone: «Mi manca la mia terra ma mi sento a tutti gli effetti crotonese, ho conosciuto delle persone splendide anche fuori da campo».

Il portiere: Contro Venturato e Tesser due gare durissime Sappiamo cosa fare

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LAPRESSE Lo storico portiere del Crotone Alex Cordaz, 37 anni

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