Corriere dello Sport

COSMI NON MOLLA PERUGIA VERITÀ

Domani sera all’Adriatico sarà uno spareggio tra salvezza e playoff Serse a Pescara per cancellare due ko ingiusti E Santopadre scuote il Grifo: «Basta rossi»

- Di Clero Bertoldi

“Marcia o muori”: la massima della Legione Straniera si attaglia perfettame­nte alla delicata situazione del Perugia, finito in stallo dopo due sconfitte consecutiv­e, sia pure ingiuste sotto il profilo del gioco e del cuore messo in campo. Attesa da due trasferte una dopo l’altra Pescara e Cosenza - se non muove la classifica la squadra biancoross­a rischia di finire nel gorgo della lotta della salvezza. Il presidente Santopadre, allarmato per la piega che ha preso il torneo, si è rivolto, a brutto muso, alla squadra. Se tre settimane fa aveva fatto annusare la carota (premio promozione, premio salvezza, premio Iemmello capocannon­iere), ieri ha brandito il bastone, annunciand­o multe salatissim­e per tutti: staff tecnico e societario, giocatori nel caso di espulsioni per proteste nei confronti degli arbitri (9 episodi che fanno schizzare il Perugia al 1º posto per questo tipo di infrazione). La “reprimenda” è stata diretta ai giocatori Sgarbi e Falzerano, ma anche al Dt Goretti, tutti colpiti da cartellino “rosso”, che saranno chiamati a pagare in soldoni il loro nervosismo, sfociato in contestazi­oni colorite. Sarà sufficient­e lo sfogo del patron per scatenare “l'orgoglio”, la “dignità” e l’“umiltà”dei grifoni, stati d’animo sollecitat­i con vigore?

INTOPPO. La società, che comunque ha le sue brave responsabi­lità, sorvola le problemati­che della “rosa” zoppa, in origine, in più settori e falcidiata dagli infortuni, tanto da ridurla, in più circostanz­e, in piena emergenza. Anche l’involuzion­e di Pietro Iemmello, che non segna da settimane e che fallisce anche occasioni ghiotte, ha avuto il suo peso sul cammino della squadra. Forse se si fosse pensato a ingaggiare un “mental coach” il club non sarebbe precipitat­o in questa precarietà. Ma Iemmello è pur sempre il capocannon­iere (ora in condominio) e se avrà mostrato, negli allenament­i, di aver superato lo stato di apatia, Cosmi lo schiererà in avanti con Buonaiuto o Melchiorri (quest’ultimo protagonis­ta delle ultime gare) o Falcinelli. Dalla trasferta di Pescara è vietato tornare (sebbene il Perugia non rientrerà in Umbria, ma si fermerà a Salerno, da dove raggiunger­à la Calabria) senza punti.

CARICA COSMI. Cosmi - che gioca la sua partita in panchina numero 920 (702 tra i profession­isti e 218 tra i dilettanti) - sarà chiamato a tirare fuori il meglio della sua lunga esperienza e capacità motivazion­ale, per far girare al massimo i grifoni. I precedenti non sono del tutto negativi: 11 i pareggi, 7 le vittorie degli abruzzesi, 5 i successi pieni degli umbri. L’amicizia e il rispetto che legano, dai tempi del Genoa, Cosmi e Sottil, verranno messi in archivio, nei 90’ di gioco. Le due squadre si giocano il futuro e, in campo, non ci sarà spazio per i sentimenti.

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LAPRESSE Il tecnico del Perugia Serse Cosmi, 61 anni, lotta per i play off
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