Corriere dello Sport

«Potenza, l’unico pensiero»

ARRIVA LA TRIESTINA E UN EX DOC FA UNA PROMESSA

- Di Alfonso Pecoraro

Del lotto delle gare sorteggiat­e per gli ottavi di finale dei playoff, con ogni probabilit­à Potenza-Triestina è la più suggestiva. Da un lato i ragazzi di Giuseppe Raffaele, che possono contare su due risultati su tre per superare il turno; dall'altro i giuliani a cui Gautieri ha chiesto “la partita della vita”. Il pronostico resta aperto, perché il Potenza si ritroverà di fronte una delle squadre più ambiziose dei playoff, che ha dalla sua un organico di primissimo piano. Ma la voglia di regalarsi questo sogno, Emerson e compagni non vogliono lasciarsel­o sfuggire.

Accedendo ai quarti di finale, il Potenza otterrebbe il migliore risultato della sua storia, eccezion fatta per la Serie B, categoria alla quale risalgono le uniche sfide con gli alabardati, di oltre mezzo secolo fa: in entrambe le occasioni vinsero i lucani. Raffaele conta di mandare in campo Dettori dal 1’, mentre in difesa è scontato il rientro di Giosa, potentino doc, che con il suo concittadi­no Murano proverà a entrare nella storia del club. Per il resto scelte definite con un unico ballottagg­io, tra Coccia e Viteritti sull'out di destra della mediana.

Serviranno forze fresche e riposate - si dice nell'entourage rossoblù - perché quella di stasera sarà un'altra battaglia calcistica, contro una Triestina che dovrà obbligator­iamente vincere e, per questo, potrebbe concedere qualche spazio.

RICORDI. Sarà la partita degli incroci: Carmine Gautieri e Vincenzo Sarno tra le fila alabardate ed entrambi in rossoblù nel 2008; sulla sponda lucana, Ciccio Dettori e Carlos França: il primo in B con la Triestina nel 2011, il secondo, artefice tre anni fa della promozione in Lega Pro dei giuliani (28 gol segnati). L'attaccante brasiliano è rimasto nel cuore della città e dei tifosi della Triestina, tanto da suscitare la curiosità di molti di loro, che seguono le gesta del Potenza solo per verificare cosa fa il “bomber di Dio”. «Sarà un'emozione forte - confessa Carlos mai avrei pensato che a distanza di tre anni e proprio qui a Potenza avrei incrociato la Triestina. Lì per me è stato un anno di grandissim­e emozioni, che mi rimarranno nel cuore, come i tanti amici che ho lasciato. Oggi sono un giocatore del Potenza: giocando come sappiamo fare potremo ottenere la qualificaz­ione».

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