«In gioco c’è il mercato unico» Così Conte avverte l’Olanda
Con il premier Sanchez condivisione sulla strategia: «Prima gli aiuti, poi il Mes» E intanto da Bruxelles arrivano le parole della Merkel: «Accordo entro l’estate»
Ieri in Spagna a Madrid, domani in Olanda dai “frugali” e poi la prossima settimana da Angela Merkel. Il premier Conte, nel suo giro d’Europa, cerca assist vincenti per il Recovery Fund o Next Generation, come forse è meglio chiamarlo per scrollarsi di dosso la pandemia. A Madrid con Pedro Sanchez ha lavorato per stabilire un ponte di intenti in vista del rush finale della negoziazione europea sul pacchetto di aiuti anti-Covid. Il premier lo sa e, forte della spinta dei Paesi del Mediterraneo e di una sponda, quella di Angela Merkel, in cui vuol continuare a credere, sceglie di non arretrare. «Il pacchetto di proposte va finalizzato entro luglio. Solo dopo aver verificato la sua consistenza discuteremo del Mes», è l’exit strategy anti-falchi del premier. Con Sanchez condivide non solo la linea da tenere a Bruxelles ma anche alcuni dei principali punti per il rilancio a cominciare dalla rivoluzione “green”. Entrambi hanno guidato i due Paesi più colpiti in Europa con strategie simili, l’Italia prima seguita a ruota da tutti gli altri. «L’accordo si può e si deve fare entro luglio» spiega Sanchez nella conferenza stampa congiunta con Conte alla Moncloa. «Non possiamo indietreggiare rispetto alla proposta della commissione Ue», gli fa eco Conte che, nel pomeriggio, incontra i cronisti all’ambasciata italiana a Madrid.
Intanto, arrivano le parole della Merkel dal Parlamento Ue («accordo entro l’estate»). «Confido nel suo coraggio e nella sua visione politica. Ho l’ottimismo della ragione», mostra fiducia Conte. Per Roma non è ancora il momento di minacciare veti sul Quadro Finanziario pluriennale come jolly più volte ventilato per arrivare ad una soluzione sul Recovery. Domani nel frattempo il premier verificherà di persona lo scetticismo o, addiriturra, l’ostracismo del suo omologo olandese Mark Rutte e dice: «Deve contribuire ad una soluzione europea rapida, in gioco c’è il mercato unico, dal quale l’Olanda trae importanti benefici».
Mostra prudenza sul Mes. L’argomento,
a Madrid e dintorni, non è dei più sentiti. Sanchez auspica di «non usarlo, perché vorrebbe dire che la pandemia è sotto controllo ma, allo stesso tempo, “sottolinea come non bisogna vergognarsi ad attivarlo». Conte, sul Mes, rischia di giocarsi il futuro. Lo aspetta una discussione in Parlamento dove approderà solo a settembre, quando il governo farà la sua proposta sul’intero pacchetto di aiuti europei. «Esaminando - spiega Conte - i pro e i contro di ogni strumento». Molto dipenderà dall’accordo sul piano Next Generation Ue. Dopo la tappa in Olanda, Conte lunedì in Germania, proverà a cementare l’asse con la cancelliera Merkel e il bilaterale con Emmanuel Macron precederà di poche ore il Consiglio Ue del 17 luglio. Consiglio che, difficilmente, sarà decisivo. Ma servirà forse a capire che tipo di Europa avremo in futuro.