Difesa non più granitica Bonucci ritrova De Ligt
I BIANCONERI HANNO INCASSATO 30 GOL La Juve ha vanificato con il Milan il trend positivo dopo la ripartenza
- Crash-test Atalanta. Come sta la Juve dopo la caduta incredibile con il Milan? La risposta arriverà dalla sfida con la Dea rampante: la squadra di Gasperini è il metro di paragone migliore per capire se quello di San Siro è stato soltanto un incidente di percorso o se la sconfitta è la spia di problemi più profondi nel gruppo bianconero. Sarà scontro totale, tra giganti. Ronaldo e Dybala - più chi vincerà il ballottaggio tra Bernardeschi e Douglas Costa, mentre Higuain partirà dalla panchina («Ha fatto una gara dignitosa con il Milan, è in crescita») - contro Zapata e Gomez, per una sfida a suon di gol. La Juve ha fatto almeno due reti nelle ultime nove partite di campionato allo Stadium e ne ha messe a segno 15 in 5 partite dopo il lockdown. Cristiano fa centro da cinque gare di fila e la Joya aveva fatto quattro su quattro prima della squalifica. In tutto sono 65 in A, venti in meno del super attacco atalantino, 85, che è già a quota 102 in stagione.
DIFESA. E poi c’è il capitolo difesa: la Juve ha già incassato 30 gol, tanti quanti in tutto lo scorso campionato ma con sette giornate ancora da giocare, vanificando contro il Milan il trend positivo tenuto dalla ripartenza del torneo. Oggi rientrerà De Ligt accanto a Bonucci e Sarri spera che le cose migliorino. La sorpresa, là dietro, potrebbe essere il ritorno dal primo minuto di Alex Sandro, rientrato non bene a Milano. «Ha avuto uno stop di dieci giorni e il suo rientro in gruppo è stato più veloce», spiega il tecnico. Serve ancora un po’ di tempo, invece, a Chiellini: «Ha avuto qualche problemino dopo la sosta. Il suo è un recupero più lungo». Altro focus, il centrocampo. Bentan
cur è la nuova stella polare bianconera, Rabiot cerca ulteriori conferme in questo periodo positivo culminato con la prodezza all’incrocio contro i rossoneri. Le incognite maggiori riguardano Pjanic, altalenante finora. Sarri dovrebbe in ogni caso affidarsi ancora a lui dal via, nonostante i ritmi atalantini potrebbero mandarlo in difficoltà. Altrimenti il tecnico potrebbe scegliere la via della solidità con Matuidi e spostare Bentancur in regìa. «Cambi in formazione? Siamo usciti da San Siro con qualche acciaccato ma sono tutti recuperabili. Dire che abbiamo la panchina lunga mi sembra un luogo comune...». Sarri è convinto che la sua squadra stia comunque bene. «I numeri della prestazione fisica di Milano sono i migliori del post sosta. Sia in quantità che in qualità di corsa, soprattutto nei metri di altissima accelerazione. Ci siamo paralizzati su un rigore, non penso che il nostro problema sia di carattere fisico».