REAL O GUARDIOLA CON VISTA JUVE SEMIFINALE DERBY SOGNO DA NAPOLI
Fase finale di Champions: definito ieri il tabellone I bianconeri ricominceranno il 7 agosto contro il Lione nel ritorno degli ottavi, gli azzurri l’8 a Barcellona. L’Atalanta già nei quarti: troverà il Psg
Se sognare non costa nulla, il calcio italiano può ancora immagianre una finale di Champions fatta in casa. Dall'urna di Nyon, infatti, viene fuori un tabellone che potrebbe anche regalare un ultimo atto completamente tricolore: nella migliore delle ipotesi, Atalanta contro una tra Juve e Napoli, che potrebbero scontrarsi solo in semifinale. Mica male. Anche se bisognerebbe centrare tutta una serie di imprese. Perché la banda Gasperini dovrà vedersela subito con il Psg, poi eventualmente superare la vincente di Atletico Madrid-Lipsia. Mentre Juve e Napoli dovrebbero prima di tutto superare gli ottavi contro Lione e Barcellona, poi avere la meglio rispettivamente della vincente di Real-City e del Bayern Monaco, ormai virtualmente qualificato sul Chelsea.
QUI JUVE. Andando con ordine, venerdì 7 agosto la Juve dovrà ribaltare allo Stadium l'1-0 subito a Lione. In caso di successo, ecco che Maurizio Sarri potrà vedersela con uno tra i big europei che gran parte del popolo bianconero vorrebbe vedere tuttora al suo posto: Zinedine Zidane o Pep Guardiola, favorito perché il City in casa potrà difendere il 2-1 ottenuto al Bernabeu. E se Sarri tiene la barra dritta sul campionato, tocca a Pavel Nedved commentare il sorteggio: «Prima di tutto dobbiamo passare il turno e sappiamo sarà molto difficile. Real e City sono due squadre che possono ambire alla vittoria finale, sarebbe in ogni caso una sfida stimolante. Ora il nostro obiettivo comunque è arrivare in Portogallo».
QUI NAPOLI. Ripartirà l'8 agosto dal Camp Nou invece la marcia del Napoli di Rino Gattuso, chiamato a un'impresa che in questo momento appare un po’ meno impossibile di prima. Vuoi perché Coppa Italia e campionato stanno ridando tanta consapevolezza in più, vuoi perché il Barcellona appare vulnerabile sotto tanti punti di vista. Si riparte dall'1-1 del San Paolo, poi ai quarti di finale ecco il Bayern Monaco, già vittorioso 3-0 a Londra contro il Chelsea.
Si può fare? A marzo vinceva il partito del «no», a luglio cresce quello del «perché no?».
QUI ATALANTA. Se si parla di sogni, in casa Atalanta ormai non ci si vuole più privare di nulla. A ragione. Vero, c'è il Psg di Neymar e Mbappé, Icardi e Verratti. Ma in condizioni del tutto inedite, visto che i campioni di Francia arriveranno a Lisbona avendo giocato solo due gare ufficiali, la finale di Coppa di Francia con il Saint Etienne il 24 luglio e quella di Coppa della Lega il 31 contro il Lione, senza due pedine preziose come Cavani e Meunier che han già detto addio. E di impresa in impresa, poi in semifinale contro una tra Atletico e Lipsia potrebbe davvero succedere di tutto. «Speriamo di fare bella figura. Per noi, raggiunta la salvezza, tutto quello che arriva in più è di guadagnato. Il popolo di Bergamo è stato colpito duramente e l'Atalanta è servita per strappare un sorriso. Diciamo che siamo a scuola, contro il Paris Saint Germain sarà un appuntamento storico. Per noi è già un onore essere nelle prime otto d’Europa, ma soprattutto lo è per la città di Bergamo», commenta il presidente Antonio Percassi.
Prudente più per scaramanzia che per paura: «Con Gasperini abbiamo parlato, speravamo di non prendere gli squadroni ma il mister ha detto anche che se fosse uscito il Psg ce la saremmo giocata. E ora speriamo di fare bella figura». Intanto la prova generale con la Juve: «È una squadra della Madonna, per cui facciamo il primo test. Ma è dura».
Nedved: «Il nostro obiettivo è intanto di arrivare ai quarti in Portogallo»
Percassi sogna: «È già un onore Gasperini dice che ce la giochiamo»