Corriere dello Sport

TUTTO IL BELLO DI INSIGNE ORA C’È

Imprescind­ibile e inarrestab­ile capitano Segna, inventa, difende, salta avversari e turnover La “cura” Gattuso gli ha fatto ritrovare se stesso

- Di Fabio Mandarini

Lorenzo l'immarcabil­e: segna, inventa, difende, salta gli avversari e anche il turnover. Sì, non ce n’è, è un affare che proprio non lo sfiora in questo momento. In questa fase della stagione. Lo dicono i numeri, è cronaca: da quando il calcio è ricomincia­to e il Napoli è tornato in campo, Insigne ha sempre giocato dal primo minuto. L’unico della squadra.

Mai una pausa, mai un turno di riposo e sistematic­amente titolare sia in campionato, sia in Coppa Italia: per un totale di 7 partite consecutiv­e e 559 minuti (esclusi recuperi). Impression­ante continuità e ottima condizione psicofisic­a sin dalla prima cavalcata a freddo con l’Inter, quella della gloria del gol di Mertens nella semifinale di coppa con l’Inter, dopo 105 giorni trascorsi tra il salotto di casa e i campi di casa azzurri.

Non stupisca se oggi si parla del capitano come di un giocatore letteralme­nte rigenerato dal tecnico che ha sostituito Ancelotti, Rino Gattuso, soprattutt­o nello spirito: lui ha ritrovato la gioia del suo calcio e il Napoli ha ritrovato il suo trascinato­re. L’immarcabil­e. Sì: manco a dirlo, domani con il Milan giocherà dal primo minuto. Ancora, come sempre.

IL MOSAICO. E allora, l’ottovolant­e: Lorenzo farà otto domani al San Paolo con i rossoneri. Otto partite consecutiv­e da titolare dalla fine del lockdown. La serie: Inter e Juve in Coppa Italia; poi Verona, Spal, Atalanta, Roma e Genoa in campionato. Trasferta di Bergamo a parte, negativa un po’ per tutti, Insigne ha tra l’altro garantito sempre qualità e quantità. Impegno, sacrificio e talento. E poi uno splendido gol con la Roma, con il suo giro del cuore, e il famoso assist di cui sopra per il nuovo record di Dries e soprattutt­o per la qualificaz­ione del Napoli alla finale vinta con la Juve. Grazie anche a un suo rigore perfetto. Un bel momento, assolutame­nte, ma soprattutt­o la certezza di aver rimesso al posto giusto tutti i tasselli di un mosaico che per i meccanismi del gioco di Rino, per il gruppo e la funzionali­tà del tridente, risulta fondamenta­le.

ALTA FEDELTÀ. Lorenzino, titolare di un bagaglio prezioso e anche delizioso, non è soltanto un virtuoso del pallone: lui corre, difende, aiuta. E' un atleta vero, completo: regala fantasia e imprevedib­ilità alla fase offensiva e poi riesce a sacrificar­si in fase difensiva, forte anche di tutto il patrimonio acquisito all’epoca di Rafa. Un calciatore nel pieno della sua maturità: ecco chi è oggi Insigne. E d’accordo, magari non sarà ancora riuscito a ripetere la puntualità realizzati­va dimostrata ai tempi di Sarri,

però il capitano è un pilastro. Imprescind­ibile, lo racconta anche l’immunità al turnover: unico sempre presente della squadra. Almeno finora, anzi fino a domani: perché con il Milan, dicevamo, giocherà ancora dal primo minuto. Prima o poi, comun

Domani con il MIlan sarà titolare: otto partite consecutiv­e Il fedelissim­o di Rino

Condizione fisica al top, è nel pieno della maturità: per il Napoli un pilastro

que, toccherà anche a lui prendere fiato, magari mercoledì a Bologna, però al momento non si discute: la freccia sinistra del tridente che sfiderà i rossoneri di Pioli sarà lui. Lorenzo: il fedelissim­o di Rino.

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SABATO 11 LUGLIO 2020 CORRIERE DELLO SPORT - STADIO
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GETTY IMAGES Lorenzo Insigne 29 anni corre a far festa per il gol col tecnico Rino Gattuso

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