BELINELLI CHIEDE «UGUAGLIANZA!»
L’azzurro è arrivato nella “bolla” di Orlando per la ripresa della NBA La parola sostituirà il suo nome sulla maglia degli Spurs. «E’ stato terribile vedere morire George Floyd Preoccupato per il Covid? Questo è un posto sicuro»
“Uguaglianza”. Ricomincerà così la stagione di Marco Belinelli, con una parola importante scritta in italiano sulla maglia di San Antonio per ricordare quello che è successo recentemente in America, ma soprattutto quello che non dovrà più accadere.
Ieri da Disney World, dalla bolla NBA di Orlando, Marco ha voluto raccontare sensazioni, propositi, gioia, ma anche timori, di quello che sarà appena potrà uscire dalla propria stanza, finita la quarantena. «Sono nello stesso albergo di Melli - le sue prime parole - più tardi mi verrà a salutare dal balcone, mentre con Gallinari credo ci si potrà vedere solo il 21 o il 22 luglio. Sempre con distanza e con la mascherina».
Protocolli ferrei, misure di sicurezza, ma anche qualche rimostranza sul cibo, espressa da altri giocatori, che il Beli non ha voluto seguire. «Con tutto quello che è successo per il Coronavirus, e tanta gente che ha perso il lavoro... No, non mi sembra una cosa giusta da fare. Il vassoio del cibo lo lasciano davanti alla porta, non abbiamo contatti. Può capitare che non sia caldo, ma sono problemi tra virgolette».
La sicurezza: braccialetto con l'effigiediTopolino,maancheunanello speciale. Che ne pensa?
«Si usa nelle zone dove ci è permesso di stare, non dobbiamo toccare nulla, dalle cose più banali, come le maniglie. Il braccialetto è come una chiave magnetica: ha il mio nome, c'è il simbolo degli Spurs e ovviamente Topolino. Poi l'anello... Io lo indosserò, non so se lo faranno anche tutti gli altri: raccoglie temperatura e altri dati. Tutti i giorni comunque avremo i test per il Covid-19. Non abbiamo contatti con il personale: certe aree dell'hotel sono riservate solo a noi giocatori e penso a qualcuno dello staff. Non ho mai pensato di non venire a Orlando. Devo dire che all'inizio della pandemia credevo che la stagione non potesse riprendere, ma la NBA è una potenza incredibile, ci sono tanti soldi in ballo, quindi anche quella sensazione se n'è andata in fretta».
E’ preoccupato per la situazione sanitaria degli Usa e in particolare dellaFlorida,dovecasidiCoronavirussonoognigiornopiùnumerosi? «Siamo passati dal lockdown a una ripresa, infine a un nuovo peggioramento. Credo però che per i giocatori Orlando sia un posto sicuro. Sono per questo un po' più tranquillo, ma è normale anche avere qualche pensiero in una situazione simil».
Vi aspettate proteste per la giustizia sociale come sta accadendo in tutti gli States?
«Quello che abbiamo visto, l'uccisione di George Floyd a Milwaukee, è stato terribile, però purtroppo questo è anche il mondo. In ogni caso qui non credo possa capitare nulla»
Cosa ha pensato quando Kyrie Irving ha dichiarato che non si doveva giocare?
«Non faccio polemiche, ma non ho capito perché non l'ha detto prima».
Come sarà vivere nella bolla? «Tutto da scoprire. Non ho mai giocato a porte chiuse, non so come potrà essere senza tifosi: noi giocatori abbiamo bisogno di loro, sarà una enorme mancanza. So che comunque la NBA sta studiando qualcosa, a livello tecnologico, per creare qualche effetto particolare. Chi ha avuto questa esperienza in passato ha detto che non è bello. Posso aggiungere che quando facciamo in allenamento le partitelle senza pubblico... non c'è un grande entusiasmo. Così non so se alla fine sarà più facile o difficile».
I playoff sono raggiungibili per San Antonio?
«Siamo a quattro, cinque partite dall'ottava, con otto da giocare, non è facile, sarà tutto diverso per le condizioni atipiche. Comunque nulla è impossibile, anche se a noi mancherà LaMarcus Aldridge, il nostro terminale offensivo. Chi vincerà il titolo? Dico Lakers».
QualesaràilfuturodiBelinelli,acominciare dalle prossime partite? «Io da quattro settimane faccio allenamenti individuali. Mi sento benissimo e se non metto un piede in campo dopo mesi m'incaz... Scherzo, sono stracarico, ho avuto un anno altalenante, un po' dentro e un po' fuori. Spero di essere importante per la squadra. Dopo? Se ne parlerà a ottobre, al momento della free agency: il mio obiettivo è di continuare a giocare nella NBA, almeno ancora un paio di anni, con un contratto importante».
Dopo la donazione all'Ospedale Maggiore di Bologna anche il progetto #Maturiamo: perché?
«Ci tengo molto: è importante dare ai più giovani la opportunità di esprimere le proprie idee. E’ l'inizio di un percorso che porterà a momenti di confronto».
E il matrimonio?
«La Marti è tornata in Italia, non poteva venire qui, e anch'io sono più tranquillo. Ci sarà qualcosa a breve e poi a settembre 2021... Più o meno».
Ma nel 2021 potrebbero esserci anche le Olimpiadi!
«Sì, il pensiero c'è, come la voglia di vincere qualcosa con la Nazionale che è sempre rimata dentro di me». (Gre), Gran Canaria (Spa), TRENTO, Cedevita Lubiana (Slo), Bursaspor (Tur), Nanterre (Fra).
BELL E TAYLOR - A Brindisi arriva dopo un anno di inattività l'ala piccola James Bell, in passato a Cremona. Reggio Emilia si affida al playmaker Brandon Taylor, ex Bergamo, proveniente da Le Mans.
CIAO GUDAITIS - Il centro lituano Gudaitis lascia Milano per trasferirsi allo Zenit di San Pietroburgo con un biennale.
«Qualche giocatore si è lamentato del cibo: con tutto quello che è successo non mi sembra la cosa giusta da fare»
«Il mio obiettivo è continuare a giocare nella NBA almeno ancora un paio di anni, e con un contratto importante»
HAPP UFFICIALE - Ieri è arrivata anche l'ufficialità dell'ingaggio del centroamericanoHappdapartedella Fortitudo Bologna. Con l'ex Cremona, la Effe avrà in quintetto i primi tre bomber dell'ultima annata, avendo già nel roster Banks e Aradori.
CULPEPPER A SCAFATI - In A2 colpo di Scafati, che ingaggia il play Randy Culpepper, ex Pistoia.