Corriere dello Sport

Jacobs: «Io e Tortu da scintille»

- Di Franco Fava

«Il record italiano? Sono convinto che cadrà quest’anno: io o Filippo faremo meglio, magari ci riusciremo entrambi». Si riaccende la sfida tra i due jet azzurri Filippo Tortu e Marcell Jacobs. Teatro sarà ancora la pista di Savona, dove giovedì il finanziere e il poliziotto torneranno a scontrarsi. Due anni fa diedero fuoco alle polveri con un super duello a suon di record personale per entrambi: 10”08 per Marcell e 10”03 per Filippo. Ma prima del derby tricolore la freccia delle Fiamme Oro è attesa all’esordio, oggi a Rieti, sulla pista che una settimana fa non ha regalato sorrisi al primatista italiano: 10”28 in batteria e 10”31 con sconfitta in finale, il più lento esordio da cinque anni per il brianzolo.

«Ovvio che a Savona aspiri a battere Filippo: sarà di sicuro una bella gara perché quando ci scontriamo diamo il 110% Ogni volta che abbiamo corso insieme siamo sempre andati fortissimo. Prima però vediamo come andrà il mio esordio a Rieti», si confessa Jacobs in una intervista su Atletica.tv. Finora gli scontri diretti tra i due vedono Tortu nettamente in vantaggio: 4 a 1. L’unica vittoria del 25enne di Desenzano, nato a El Paso da papà texano e mamma italiana, risale al 2016 proprio a Savona: con 10”23 beffò Tortu per un solo centesimo.

«So di star bene, anche se l’inverno non è stato facile per via di qualche fastidio al bicipite femorale che abbiamo risolto con un paio di sedute a Monaco di Baviera racconta - Avevamo programmat­o qualche uscita sui 200, ma poi è saltata metà stagione. Tokyo nel 2021? Per me è anche meglio, avrò più tempo per sistemarmi tecnicamen­te. Intanto questa estate voglio migliorarm­i ancora, magari scendere sotto il 9”99 del record». Non è poi così distante dal muro: «Nel 2019 ero partito da 10”31 nella gara d’esordio è poi sono cresciuto fino al 10”03 di Padova».E va annoverato anche il 10”09 di Coppa Europa e il 10”07 nelle batterie dei Mondiali. «Ci sono tante aspettativ­e sul mio rientro, sono in tanti a pronostica­re tempi da 9”90 a 9”94: molto impegnativ­i, ma credo di poterli fare, magari non subito. Il percorso iniziato con il mio allenatore (Paolo Camossi; ndr) ci vedrà al massimo proprio a Tokyo».

Da due anni ha lasciato le rive del Garda per trasferirs­i a Roma, dove si allena al “Paolo Rosi”. Dopo gli exploit nel lungo (è suo il miglior salto di un italiano: 8.48 ma ventoso), la testa è solo per i 100: «Non voglio più fare l’errore di preparare troppe specialità insieme: voglio farne una sola ma bene. Anzi benissimo».

BOGLIOLO. Dopo il doppio 12”93 sui 100 hs di sabato scorso, Luminosa Bogliolo sarà di nuovo in pista a Rieti. Stavolta sui 100 piani, distanza su cui è scesa a 11”94 nella prima gara della stagione, il 21 giugno a Formia. Oggi un bel meeting anche a Vicenza, con Leo Fabbri al debutto nel peso.

Il 16 a Savona prima sfida: «Nei nostri duelli diamo il 110% Obiettivo il record»

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