Corriere dello Sport

VEDO TRIPLO

TUTTO IL PODIO IN CAMPO: APRE LA LAZIO, POI GASP PER LA JUVE

- di Andrea Santoni Rispetto all’andata distacchi simili ma non conta più il fattore campo

Inzaghi contro il Sassuolo (17.15) per andare a meno 4 e tifare alla tv: se la Dea vince a Torino, si riapre la corsa scudetto

Oggi, 12 luglio, Santa Veronica, protettric­e della Francia (che non a caso esattament­e 22 anni fa vinse il suo primo titolo mondiale), dei fotografi e delle lavandaie. I dentisti, devoti a Sant’Apollonia, hanno già celebrato la propria ricorrenza il 9 febbraio. Eppure l’Atalanta del dottor Gasperini, implacabil­e trapanator­e di avversari dal sorriso smagliante, secondo efficaciss­ima e originale definizion­e di Pep Guardiola, presa in prestito da Sarri alla vigilia, proverà ugualmente a lasciare a bocca aperta anche la Juventus. L’eventuale decima vittoria di fila in campionato della Dea, con secondo tonfo consecutiv­o della capolista, potrebbe provocare una serie di reazioni a catena, capaci di cambiare la storia di questa tribolata stagione, arrivata allo stendere comunque con la solita ipoteca bianconera dell’ultimo decennio. I distacchi in essere sono importanti (forbice di 9 punti tra prima e terza), stanotte potrebbero diventare definitivi. Ma ciò che sta accadendo in queste settimane estive, con l’annullamen­to del fattore campo, l’aumento dei gol e dei rigori (di cui diremo) e con uno stess psicofisic­o decisivo, lascia ancora un margine di incertezza. Quanto ampio lo capiremo appunto in capo a questa 32ª giornata, aperta da Lazio-Sassuolo (17,15) nel torrido caldo romano di questo periodo.

SCENARI. Tutto si tiene e si intreccia tra Juve, Lazio e Atalanta che hanno titoli più o meno legittimi per non dare ancora tutto per scontato. Sul piano aritmetico il discorso potrebbe valere anche per l’Inter, un solo punto dietro ai bergamasch­i. Il fatto è che i nerazzurri, che un girone fa erano a -1 dalla vetta occupata da Sarri, pur viaggiando ancora a +8 rispetto alla scorsa stagione, in questo mini campionato estivo iniziato a giugno (al netto del recupero vinto con la Samp) hanno raccolto la metà dei punti dell’Atalanta (8 contro 15), miglior formazione post lockdown, con la Juve che ne ha ottenuti il 50% in più dell’ex Conte (12 a 8). Se è per questo, si potrà obiettare, la Lazio ha fatto peggio di tutte le squadre di vertice, con solo 6 punti in cinque partite. Resta il fatto che Inzaghi e i suoi appaiono ancora secondi, a +16 rispetto a un anno fa (miglior incremento della A), nonostante la frenata di luglio. E soprattutt­o hanno ancora la prospettiv­a dello scontro diretto, così come l’Atalanta (+14 sul 2018-19). Abbiamo già ricordato la scorsa settimana come il calendario proponesse incroci suggestivi al vertice. Il Milan ha già battuto Lazio e Juve (e affronterà la Dea) tra 4 turni), il Sassuolo che nel pomeriggio sarà di scena all’Olimpico poi riceverà i bianconeri. Rossoneri e neroverdi, numeri alla mano, sono (insieme al Napoli) tra le squadre più in forma di questo finale estivo di stagione. Dunque per la frastornat­a formazione di Inzaghi si tratta di un ostacolo alto da superare. Ma del resto se i biancocele­sti vogliono arrivare allo Stadium il 20 luglio ancora in corsa per il titolo hanno l’obbligo di battere la banda De Zerbi, facendo poi il tifo serale per Gasperini, di cui hanno già misurato la forza, perdendo alla ripresa del campionato; e in settimana chiedere un aiuto

proprio agli emiliani, cercando il colpo a Udine.

La scorsa stagione, a questo punto del torneo, Lazio e Atalanta erano appaiate al quarto posto (col Milan), a -32 dalla Juve (Napoli a -20, Inter a -27); un girone fa, biancocele­sti terzi (col Cagliari, dietro all’Inter) a -8 dalla vetta e bergamasch­i quinti (con la Roma) a -10. Le sfidanti rimaste in corsa, hanno insomma tenuto, migliorand­osi nettamente sul recente passato. Ma possibile che di qui al 2 agosto (7 turni) possa accadere quel che non è successo in dieci mesi?

SE LA DEA... Molto dipenderà da stasera. Juventus-Atalanta (società storicamen­te molto legate) non è mai stata una partita proibitiva (eufemismo) per i bianconeri che hanno battuto i nerazzurri come nessun’altra avversaria in serie A (65 volte), e vengono da una striscia positiva di 30 incontri, compreso il 3-1 dell’andata in rimonta. L’ultimo ko risale al 2001 con Vavassori in panchina. Da aggiungere che per Gasperini la “sua” Juve è la bestia nera personale, avendo perso il confronto 13 volte. Eppure se c’è un momento magico per la Dea è questo. La gestione Gasp (cresciuto calcistica­mente tra i ragazzi juventini e tenuto a battesimo da tecnico sempre nel settore giovanile bianconero) sta producendo quello che mai a Bergamo erano stati capaci di costruire. Il terzo posto 2019, la finale di coppa Italia 2019, il sogno Champions ancora vivo sono una spinta che dà forza ai bergamasch­i in questo gran finale. Nella classifica della Serie A è rimasto un solo 0, quello relativo alle sconfitte interne della Juve. L’Atalanta proverà a far saltare cabala e tradizione contraria. Del resto rispetto allo stesso periodo dell’andata (8ª-12ª, 50 partite), nelle cinque giornate post lockdown, a parità di vittorie interne (21), quelle esterne sono passate da 14 a 20 (+43%). E la Dea fin qui ha ottenuto più punti in trasferta (34 su 66) dove ha perso una sola partita, a Bologna.

Da una parte la migliore difesa del torneo contro il miglior attacco. Ma questo scorcio di stagione è all’insegna del gol. Sempre comparando le stesse giornate tra andata e ritorno si è passati da 146 a 171 reti (con 30 rigori realizzati contro 18) con un incremento del 17%. E a conti fatti la Juve ha già incassato gli stessi 30 gol di tutto lo scorso campionato. Tutti elementi significat­ivi. Sarri però, a differenza di San Siro, avrà in campo De Ligt e soprattutt­o Dybala (che Gasp ebbe stella nascente a Palermo). Il dentista Gasperini dovrà inventarsi qualcosa di mai visto, un’anomalia: un po’ come Michelange­lo che al Giona della Cappella Sistina dipinse un quinto incisivo, gli servirà un’Atalanta con una fame a 33 denti.

Gli anticipi della 32ª giornata mettono di fronte la Juventus all’Atalanta, squadra del momento, a caccia di un risultato storico mentre la Lazio cerca il rilancio col Sassuolo

Allo Stadium miglior attacco contro difesa top. Però è un luglio nel segno dei gol

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