IL RETROSCENA E’ Lazio ad alta tensione Smentita la rissa, ma ....
ACCUSE PER GLI INFORTUNI E LA CONDIZIONE
Dal tutti per uno al tutti contro tutti. La Lazio sa trasformarsi in una polveriera che salta in aria, capita spesso. Il pericolo da evitare, adesso, è lo sfascio, c’è una Champions da conquistare. Lotito ha lasciato l’Olimpico avvilito e furibondo, all’1-2 di Caputo è balzato dal seggiolino, s’è tolto la mascherina e ha iniziato ad incamminarsi verso l’uscita. Poi è tornato sui suoi passi, ma sul campo lanciava occhiate che erano nuvoloni. Giovedì, a Formello, aveva chiesto alla squadra di mantenere «dignità», di non rovinare quanto di buono aveva fatto. Anche la dignità è andata persa assieme alle forze.
RISSA E SMENTITA. Il peggio doveva ancora avvenire. La bomba l’ha lanciata Mediaset ieri a fine partita pubblicando sul web il racconto di una presunta rissa sfiorata nello spogliatoio dell’Olimpico. E’ stata riportata la notizia «di una violenta discussione fra Acerbi e il direttore sanitario, Ivo Pulcini», un bubbone che sarebbe esploso dopo le tensioni nate per via della catena di infortuni che ha stravolto la Lazio. E’ stato anche scritto che sarebbero volate parole grosse tra i giocatori, «alcuni dei quali accusati di scarso impegno». E’ stato riportato un episodio risalente alla vigilia del match col Torino, è la storia di uno scontro verbale che avrebbe coinvolto il preparatore atletico, Fabio Ripert, e Giorgio Gasparini, uno dei fisioterapisti. La Lazio ha pubblicato un’immediata nota di smentita per provare a disinnescare i candelotti d’esplosivo: «In merito alle notizie diffuse da organi di stampa circa presunti litigi e contrasti all’interno dello spogliatoio al termine della gara odierna contro il Sassuolo, la società smentisce categoricamente e sottolinea che tali notizie sono prive di qualsiasi fondamento». Pulcini, a calciomercato.it, ha smentito la ricostruzione, confermando però il nervosismo, qualcosa è successo: «Tutto falso e inventato. Con Acerbi siamo grandi amici, ci siamo abbracciati come sempre. Sono un medico sportivo, comprendo e non giudico un legittimo nervosismo, in caso di sconfitta». E’ la prova provata, ci sono parti che corrispondono.
I CONFRONTI. Questo è il racconto del post-partita bollente. I risultati post-lockdown, gli infortuni in serie e la condizione fisica della squadra hanno creato riflessioni a Formello. Coinvolgono società, staff tecnico e sanitario. Sono nate tensioni anche per via del quarto infortunio di Marusic. Sarà stato un caso, ma ieri, prima della partita, più volte sono stati visti a colloquio Ivo Pulcini, direttore sanitario, e Fabio Rodia, il coordinatore dello staff medico. Parlavano anche in modo concitato. In settimana, invece, c’era stato uno scontro social tra Pulcini e Iader Fabbri, il nuovo nutrizionista scelto dalla società in merito all’utilizzo di alcuni integratori (anche in questo caso si registrò una smentita di Pulcini).
IL MOMENTO. Alla fine di una lunga settimana è arrivato il terzo ko (col Sassuolo). Il diesse Tare, parlando nel pre-partita, s’aspettava tutt’altro: «Solo vincendo possiamo trovare serenità. Abbiamo molti problemi, c’è stata una forte autocritica. Quando ti mancano giocatori per più di 14 volte, per infortuni e squalifiche, dare il 100% diventa complicato». Il diesse ha promesso interventi di mercato per costruire anche una panchina da Champions: «Prima della pandemia si diceva che fosse lunga e larga. A fine anno faremo il resoconto con presidente e allenatore, valuteremo come intervenire».
La società ha negato un acceso diverbio negli spogliatoi, ma il quadro è critico