Brescia e Roma allerta scrutano i test di Parma Ma non devono temere
Servono 4-5 giorni al virus per far emergere il contagio. Meno male ora c’è la quarantena soft
Non solo Parma e Bologna guardano con attenzione ai test che la società crociata renderà noto prima della gara di oggi alle 19.30. Particolare attenzione anche da parte dell'intera serie A e in particolare da parte di Roma e Brescia. Nel caso in cui nel pomeriggio di oggi emergesse un positivo (peggio ancora se più di uno), il sussulto sarebbe generale. Infatti, non solo sarebbe problematica la gara del Tardini, ma si intensificherebbero molti controlli e le verifiche. Anche se il protocollo rassicura: finora tutti negativi, si va avanti e si isolano solo i positivi. Guardiamo cosa potrebbe succedere a Roma e Brescia. La squadra di Fonseca ha incontrato il Parma appena mercoledì sera. Non possiamo sapere se era presente all'Olimpico il tesserato risultato ieri positivo (ma potrebbe aver contagiato altri tesserati fino a venerdì negativi). Sappiamo che anche la squadra, lo staff e i dirigenti giallorossi hanno effettuato i tamponi di rito dall'esito negativo. Ma tutti questi test (quelli del Parma venerdì e quelli della Roma giovedì) sono avvenuti teoricamente dentro l'area temporale a rischio di quatto o cinque giorni in cui il virus può incubare senza dare evidenza nè sintomatica, nè ai follow up previsti dai protocolli sanitari. Cosa significa? Che un contagio teorico si potrebbe sviluppare nei giorni successivi e quindi particolare attenzione al gruppo squadra giallorosso e, in questo caso, anche al Brescia che ha incontrato la Roma proprio ieri sera. Le procedure attuali permettano che si vada avanti anche se indubbiamente verranno alzati i livelli di guardia.
Con il precedente protocollo sarebbe stato un disastro: il contagiato del Parma avrebbe bloccato i crociati (e quindi la gara di oggi con il Bologna), ma avrebbe innescato un provvedimento verso la Roma, che appunto aveva incontrato il Parma e si sarebbe dovuto bloccare preventivamente la gara dell’Olimpico. Peggio ancora: qualora non fosse fatto arrivato in tempo lo stop sarebbe stato necessario un provvedimento di quarantena sia per giallorossi che per i lombardi. Insomma come si vede, con il protocollo privo della quarantena soft, il campionato sarebbe stato affossato alla prima occasione. A prescindere anche dall'esito dei controlli di oggi sostituiti da provvedimenti draconiani.
Avendo coscienza del pericolo scampato l'intero mondo del calcio dovrebbe essere lesto nel mettere a punto quelle linee attuative che rendono ancora fragile il protocollo e la quarantena soft adottata, per poter giocare in sicurezza e senza le ansie che, in qualche modo, le falle attualmente aperte, ancora possono determinare.
Con le vecchie regole sarebbe stata bloccata anche la squadra di Fonseca