Crisi Spal: faccia a faccia tra Di Biagio e i tifosi
Incontro ravvicinato coi tifosi. Una delegazione della Curva Ovest ha voluto confrontarsi con Di Biagio e la squadra, ieri di buon mattino al centro di via Copparo prima della rifinitura aspettando la sfida di oggi a Marassi col Genoa. «Abbiamo parlato a muso duro - riferiscono gli ultras in un comunicato -, ricordandogli la storia della nostra maglia e i motivi per cui devono onorarla. Non c'interessa la retrocessione, è stata una stagione sfortunata e anche costellata di errori, nonostante questo siamo consapevoli che lasciare la massima serie è un’eventualità da mettere in conto per una realtà come la nostra. Quando però accade, bisogna affrontare la situazione con dignità e rispetto nei confronti della tifoseria, a maggior ragione ora che siamo forzatamente assenti. Fuori gli attributi». La classifica langue, l'involuzione e l'arrendevolezza preoccupano. Di Biagio raccoglie l'umore popolare: «Quello coi tifosi è stato un incontro legittimo, volevano dimostrare attaccamento. Ci chiedono di dare qualcosa in più, opinione condivisibile. E’ stato un confronto civile, cordiale e non mi è dispiaciuto. C'è il dovere di provarci fino a quando i numeri non ci metteranno fuori causa».
IN SALITA. Il tecnico cerca una reazione per frenare la discesa: «A Genova dobbiamo fare di tutto per vincere, almeno per non perdere. La squadra è ultima dall'inizio, per recuperare terreno dovremo fare noi il gioco ma non è nel Dna. Paghiamo il tentativo di modificare la nostra mentalità. Non concretizziamo e ci mettiamo del nostro nella fase difensiva per agevolare gli avversari. Non critico i giocatori che danno tutto, ci mancano certezze e compattezza in campo mentre fuori c'è unità. Ai ragazzi chiedo di aiutarsi l’un l’altro».