Addio Jack Charlton lo stopper Mondiale che sapeva sorridere
- Aveva già vinto una Coppa del Mondo. Eppure era famoso soprattutto per aver guidato l’Irlanda in due edizioni delle fasi mondiali. Soprattutto quella del 1990, contro l’Italia, quando a bordo campo - nonostante il risultato avverso - era riuscito a mostrare uno dei suoi proverbiali irresistibili sorrisi. Che si è spento, per sempre, ieri, a 85 anni: Jack Charlton è morto. Nella sua casa di Northumberland, circondato dagli affetti familiari, che da quando gli avevano diagnosticato un linfoma non lo avevano mai abbandonato. La famiglia, appunto. Con suo fratello Bobby, con cui aveva vinto - con la maglia dell’Inghilterra - la Coppa del Mondo nel 1966, nella finalissima contro la Germania. Epilogo mirabile di 35 convocazioni con la maglia dei Tre Leoni. La sua carriera in campo da arcigno difensore - è coincisa con una maglia soprattutto, quella del Leeds United, con cui ha vinto un campionato, una FA Cup, una Coppa di Lega e due Coppe delle Fiere, l’attuale Europa League. Appesi gli scarpini al chiodo, Charlton ha intrapreso la carriera da allenatore: prima lo Sheffield Wednesday, quindi il Middlesbrough e il Newcastle, fino alla chiamata della Repubblica d’Irlanda, guidata agli Europei del 1988 e ai Mondiali di Italia ‘90, eliminata ai quarti di finale, appunto dall’Italia (0-1). «Jack è morto in pace con al fianco la sua famiglia - si legge nella nota - oltre che amico di molti, era un marito, un padre, un nonno e un bisnonno adorato. Non possiamo esprimere quanto siamo orgogliosi della straordinaria vita che ha condotto e del piacere che ha portato a così tante persone in diversi paesi e di ogni estrazione sociale. Era un uomo assolutamente onesto, gentile, simpatico e genuino che aveva sempre tempo per le persone. La sua perdita lascerà un enorme buco in tutte le nostre vite, ma siamo grati per una vita di ricordi felici».
Iridato nel 1966 con il fratello Bobby da Ct sfidò gli azzurri nei quarti di Italia ‘90