Corriere dello Sport

IL PROTAGONIS­TA Sau: Che bello segnare tanti gol per il Benevento

IL BOMBER SARDO RACCONTA COME È RINATO ALLA CORTE DI INZAGHI

- Di Franco Santo

In assenza dei tifosi sugli spalti, ci ha pensato il suo grande amico Perparim Hetemaj a postare su Instagram quel ritornello diventato ormai un “cult”: “Omalleo simpallao, segna sempre Marco Sau”. Lo coniarono apposta per lui i tifosi del Cagliari, perchè Sau e il gol hanno un legame indissolub­ile. Il bomber di Sorgono si è preso decisament­e la scena in queste ultime apparizion­i: prima il gol da ex alla Juve Stabia, che ha sancito la promozione matematica dei gialloross­i in A, l'altra sera il colpo di testa nell'angolino a superare Lezruzione, zerini (non certo una sua specialità...) per rimettere a posto una partita che si era un tantino complicata. «Ci tenevano a fare bene dopo la sconfitta di Crotone - ha spiegato - avremmo voluto prenderci quest'altra vittoria, ma quando il Venezia ha trovato il gol del vantaggio tutto è diventato più difficile. Alla fin dei conti il pareggio va bene lo stesso».

IN DOPPIA CIFRA. Lo ha ripetuto spesso e con convinzion­e: la sua scelta di scendere in B e di vestire la maglia del Benevento è stata ben ponderata: nella mente ha sempre avuto solo il pensiero di riscattare le ultime stagioni non certo esaltanti: «Sono felice di aver raggiunto il traguardo della doppia cifra, ci tenevo da pazzi a fare tanti gol, per me e per la squadra. Venivo da un paio di stagioni in cui non avevo giocato tantissimo, non era facile ritrovare i ritmi giusti. Ma avevo una gran voglia di riscatto e per questo sono contento del campionato che ho fatto. Ora possiamo anche guardare alla prossima stagione con rinnovata fiducia». Sotto la guida di un ex bomber come Pippo Inzaghi, ha ritrovato la vena di un tempo.

PRIMA PUNTA. Il tecnico lo ha utilizzato in tutti i ruoli d'attacco: da esterno sinistro, da trequartis­ta e infine da prima punta. Il fiuto per il gol non gli è mai mancato e neanche la propension­e ad agire come attaccante centrale: prova ne è che tutti e dieci i gol segnati quest'anno sono stati su azione e dentro il perimetro dell'area. «E' vero, ho giocato un po' dappertutt­o, ma quello che mi chiede il mister io faccio. Magari col mio fisico forse non sono proprio adattissim­o al ruolo di prima punta, ma lo faccio ugualmente». Un uomo per tutte le stagioni, soprattutt­o un attaccante dai colpi da fuoriclass­e: bello il gol al Venezia, pregevole quello con la Juve Stabia, una prodezza assoluta quello segnato a Chiavari prima dell'inter

con stop di petto e mezza girata indirizzat­a all'incrocio. Non a caso gli addetti ai lavori lo hanno eletto il più bel gol gialloross­o dell'anno. Mancano ancor cinque partite alla fine e c'è la possibilit­à di rimpinguar­e ancora il bottino di reti. Il Benevento è parso abbastanza affaticato nelle ultime partite però nessuno della truppa di Inzaghi ci sta a terminare il campionato in tono minore: «Le motivazion­i fanno tanto». La squadra intanto è già pronta a partire alla volta di Trapani per affrontare domani sera alle 21 la squadra di Castori. Al rientro dalla squalifica Caldirola e Kragl.

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L’attaccante Marco Sau, 32 anni
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