Corriere dello Sport

Vivarini: La lunga sosta è l’insidia Ma il Bari sa cosa serve per vincere

Domani l’ostacolo Ternana sul cammino verso la semifinale

- Di Filippo Fasano

Bari, quanta voglia di partita. Gliela legge in faccia, Vincenzo Vivarini: «Vedo lo sguardo dei ragazzi e dico che sono pronti», rassicura il tecnico che ha anticipato di un giorno le sue riflession­i pre-gara. Quasi a voler concentrar­si dopo soltanto sulla Ternana sino a domani sera, adesso che la lunga attesa è praticamen­te finita. Ma al piacere di tornare in campo si accompagna il rammarico di non poterlo fare davanti al proprio pubblico: «Se con noi ci fossero stati i nostri tifosi, non ci sarebbe stato scampo per nessuno».

TANTE INCOGNITE. Il Bari all'esordio contro una Ternana che ha giocato più di tutte: «Era ora - confida Vivarini - ma ci sono tante incognite. La più grande? Non è mai successo che dopo quattro mesi si torni a giocare una gara di questa importanza. Sono molto fiducioso ma restano grandi punti interrogat­ivi».

La differenza di passo, ad esempio, contro un avversario già rodato da quattro sfide fra coppa e campionato: «La Ternana ha rotto il ghiaccio, in campo si sentirà sicurament­e più tranquilla. Ma possiamo esserlo anche noi». Già, perché il Bari non è rimasto a guardare, soprattutt­o nelle ultime settimane: «Abbiamo provato - ricorda il tecnico - a simulare una partita vera in tutti modi, cercando di trovare le giuste motivazion­i. I dati raccolti ci confortano». Per quanto si possa replicare il gesto tecnico, tuttavia, la prova del campo fa sempre storia a sé: «Ci attende un confronto particolar­e, quasi impossibil­e da ricreare. E poi con lo stadio vuoto sarà un calcio diverso: in questi giorni abbiamo disputato tante partite al San Nicola, per abituarci al suo silenzio».

IL RICORDO DEL RITORNO. Il Bari ha raccolto una vittoria ed un pareggio, contro gli umbri. Due risultati che in virtù della condizione di testa di serie, domani consentire­bbero ai biancoross­i di qualificar­si per le semifinali: «Ci è andata bene in casa - ricorda Vivarini - al ritorno però la Ternana ha disputato una gran partita, aggredendo le nostre fonti di gioco, con tanto pressing a tutto campo. Ci aspettiamo lo stesso atteggiame­nto: sui calci piazzati sono davvero pericolosi, Mammarella li tira davvero bene».

La consapevol­ezza di poter giocare per due risultati su tre non deve condiziona­re il Bari più di tanto: «Sarebbe un errore - ammonisce il tecnico biancoross­o - pensare di poter gestire il risultato. Dobbiamo solo puntare a fare la prestazion­e giusta per raggiunger­e il nostro obiettivo».

ATTENTO BARI. Finora hanno fatto soltanto da spettatori, Di Cesare e compagni. Ma i primi turni dei playoff hanno già offerto a Vivarini indicazion­i inaspettat­e: «Mi aspettavo si giocasse a ritmi più bassi – osserva l'allenatore del Bari - sono passate le squadre che hanno fatto meglio, questo ci darà la consapevol­ezza di dover far bene. In partite secche come queste un pizzico di fortuna serve sempre: gli episodi possono incidere in modo esponenzia­le. Dobbiamo aspettarci di tutto, esser bravi a non cadere nei tranelli. Se riusciamo a fare ciò che abbiamo preparato, non ci saranno problemi».

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LAPRESSE Vincenzo Vivarini, 53 anni, allenatore del Bari

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