Monnanni: Fiducia al tecnico Ferazzoli e al ds Lo Pinto
A 40 anni esatti dalla prima, ed unica, presenza in serie D, il Montespaccato Savoia torna nel Cnd. Un sogno, nel giugno del 2018, quando la società era mestamente retrocessa in Prima Categoria. Invece la favola comincia proprio quando i Carabinieri tolgono dalla scena il clan Gambacurta, che deteneva il controllo del sodalizio biancoazzurro. La Regione Lazio incarica l’Asilo Savoia del Presidente Massimiliano Monnanni di non disperdere il patrimonio umano di bambini e ragazzi nella borgata romana a due passi dal Raccordo e a tre dall’aeroporto di Fiumicino. Detto fatto. In due anni i biancoazzurri, ripescati nel frattempo in Promozione, dapprima volano in Eccellenza poi, dopo un anno di transizione, vincono il campionato che si ferma a marzo per la cristallizzazione voluta dal Cr Lazio. Oltre al presidente Monnanni il deus ex machina, sportivo, è Marco Lo Pinto, il direttore tecnico che ha saputo incastrare i tasselli giusti nel mosaico giusto. L’ultimo è Andrea De Marco, bomber preso in corsa, capace di formare, con Gambale, una prima linea come poche. L’allenatore era, ed è, Fabrizio Ferazzoli, bravissimo ad adeguare la rosa ai valori di “Talento & Tenacia”, un programma perseguito con puntiglio dalla nuova società. Distinzione dei ruoli netta («Non sono uomo di campo – ha dichiarato Monnanni – del pallone si devono occupare ds e mister…»), giocatori con tanta fame e qualche primo piano di gente che la D l’ha giocata (Tassi, Di Nezza, Tariuc, Catese…), insieme a tanti giovani promettenti, tutti inseriti in ambito lavorativo tra la “Palestra della Legalità” (altro bene sottratto al clan Spada di Ostia…) e i progetti che l’Asilo Savoia presenta in continuazione. Curiosità finale.
Il Montespaccato è stata la prima, e finora unica, squadra dilettantistica ad essere stata ricevuta al Quirinale dal Presidente Mattarella il 15 febbraio del 2019.