L’Oms lancia l’allarme «I contagi raddoppiati» Italia: in 4 regioni zero casi
BOLLETTINO. Casi positivi confermati totali 242.827 (più 188 rispetto al 10 luglio), di cui 194.579 guariti (più 306) e 34.945 morti (più 7). Zero casi in 4 Regioni.
NEL MONDO. Casi confermati 12.507.849 (più 239.219); morti 560.460 (più 5.536); guariti 6.890.914 (più 150.790).
IL CASO KAZAKISTAN. L’ambasciata cinese ha messo in allerta contro un “nuovo virus” dall’altissimo tasso di mortalità nell’ex Repubblica sovietica. Ma le autorità kazake smentiscono: “Nessuna nuova epidemia in corso. Solo pazienti che presentano i sintomi del Covid-19, ma risultano negativi al tampone”. E l’OMS conferma.
I CAMICI IN LOMBARDIA. Sarebbe emerso un interessamento del governatore della Lombardia Attilio Fontana nella modifica dell’ordine d’acquisto dei camici dall’azienda del cognato realizzato dalla Regione di cui è presidente. Per questo motivo la procura di Milano, che ha aperto un fascicolo per turbativa d’asta dove Andrea Dini, cognato di Fontana, è indagato insieme a Filippo Bongiovanni. Bongiovanni è indagato nell’inchiesta sulla fornitura da mezzo milione di euro di camici e di altro materiale da parte della Dama, società di cui la moglie del governatore lombardo Attilio Fontana detiene una quota e che è gestita dal cognato, Andrea Dini.
OMS, CASI RADDOPPIATI. «Oggi il mondo ha registrato 12 milioni e mezzo di casi. E nelle ultime 6 settimane i casi sono più che raddoppiati». Lo ha detto il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
DEPRESSIONE DA LOCKDOWN. Un italiano su quattro ha patito, durante il lockdown legato alla pandemia, disturbi psichici quali depressione, (24%) e insonnia (42%). Un problema a cui occorre dare la giusta attenzione “in quanto la sofferenza mentale potrebbe rappresentare un’ennesima pandemia di cui occuparsi soprattutto per i soggetti più a rischio come i giovani, le persone sole e chi ha perso o rischia di perdere il lavoro”. Lo affermano gli esperti del Dipartimento di Scienze della salute Pubblica e Pediatriche dell’Università di Torino che hanno effettuato lo studio, pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health. L’indagine è stata condotta alla fine della Fase 1 (19 aprile-3 maggio 2020), su un campione di oltre 1.500 soggetti.