Nicolò riparte da dove debuttò Totti
La bella notizia da incartare e portare a casa è il ritorno al gol di Zaniolo. Fondamentale, s’immagina, per il suo recupero mentale, che quello atletico sembra procedere al meglio, a giudicare da tre o quattro strappi stile vecchi tempi. Una sorsata di luce la botta del biondo nella città del debutto assoluto di Francesco Totti, dentro una partita che, per il resto, sarà facile dimenticare. Gol di Zaniolo a parte, di veramente buono solo i tre punti e la seconda vittoria consecutiva. Di veramente vivo solo le voci declamanti nel deserto. Per il resto, una quantità smodata di noia. L’unico rischio reale per la Roma, la pochezza di questo Brescia. Talmente poca cosa da indurre l’idea che non ci sia bisogno di sbattersi troppo, che il gol arriverà per inerzia, è solo questione di tempo, male che va da una palla ferma o da un regalo della gente di Lopez, strafalcioni in serie, e del suo portiere imbarazzante. Ne arrivano tre di gol, tutti nella ripresa, tra inerzia, palle ferme e soprattutto regali. Il Brescia si percepisce già in B. Il suo uomo migliore, Tonali, si percepisce altrove.
Più complicato capire come si percepisca la Roma. Meglio essere prudenti. Troppe volte abbiamo immaginato cicli virtuosi e inversioni di tendenza, troppe volte siamo stati smentiti. Di sicuro il dimesso Parma e l’impresentabile Brescia sono arrivati propizi per lieberare la testa. Fonseca ha scelto la sua Roma per questo finale di stagione e deve solo sperare che la buona sorte lo assista, malanni e squalifiche, soprattutto nelle due partite decisive con Hellas Verona e Inter, decisive nel testa a testa per l’Europa League con Napoli e Milan (ma attenti al Sassuolo). Considerando definitiva la virata sui tre centrali dietro, senz’altro incoraggiante la prestazione di Ibanez. Qualche sbandata iniziale ma poi, al centro tra Mancini e Fazio, un crescendo rassicurante e recuperi in velocità che ricordavano in prospettiva anche per l’aitanza e la postura il miglior Lucio (e speriamo di non averlo così bruciato prematuramente).
Aspettando i verdetti che contano, l’appuntamento forte è Duisburg, 6 agosto, contro il Siviglia di Monchi. Aspettando di capire che Roma sarà, che destino sportivo, che proprietà, che stadio, che allenatore, il ritorno al gol di Zaniolo è il segnale. La conferma che da lui si deve ripartire. Di tutto il resto se ne può parlare.