Stilato anche il piano B: oltre a Jovic c’è Morelos
PIÙ OPZIONI PER LA PRIMA LINEA
– E se alla fine le cose non dovessero andare come sembra, diciamo secondo i progetti e l’aspirazione di questo ulteriore viaggio francese del ds Giuntoli, un piano-B dovrà pur essere seguito. Per il momento è abbozzato, tendenzialmente approntato, giusto per non farsi cogliere alla sprovvista: com’è giusto che sia. In sintesi: se la missione-Osimhen dovesse all’improvviso frenare ancora, allora il Napoli potrebbe cominciare seriamente a pensare, anzi a ripensare a un nome noto: Luka Jovic, il centravanti del Real che agli albori della trattativa per il nigeriano del Lilla aveva suscitato un certo entusiasmo (salvo poi fare i conti con una serie di problematiche di varia natura, a cominciare dall’infortunio rimediato in quarantena a Belgrado). E ancora, una novità: Alfredo Morelos, attaccante colombiano dei Rangers e della Nazionale, che un intermediario ha proposto al Napoli. Lo chiamano El Bufalo e ha due tendenze: segna a raffica ma si scalda piuttosto facilmente.
A MADRID. E allora, in attesa del resoconto del viaggio in Francia di
Giuntoli e dell’atto definitivo della storia Osimhen-Lilla, il club azzurro studia alternative. Le tiene in caldo, legittimamente, così da non farsi prendere in contropiede nel caso in cui la gazzella di nome Victor non si lasci andare a uno dei suoi proverbiali cambi di direzione in velocità. Una precauzione, vale la pena ribadirlo, o comunque semplicemente la maniera corretta di agire di un club che pensa in grande. E grandi sono anche i rammarichi di Jovic, il primo piano-B, per il modo in cui sono andate le cose nel corso della sua stagione d’esordio con la maglia prestigiosa del Real: 25 presenze, 2 gol appena e una quarantena serba, a casa, conclusa con un finale a sorpresa: frattura a un piede. Luka, 22 anni, è tornato abile da pochi giorni, sì, ma il suo futuro sarà lontano da Madrid: il Napoli resta in attesa. A guardare.
A GLASGOW. Occhi puntati anche sul Bufalo di Glasgow: Morelos. Centravanti colombiano, 24 anni, Alfredo ha conquistato la stima di Gerrard e del popolo dei Rangers segnando a ripetizione: 29 gol in 46 partite collezionate tra la Premiership, l’Europa League e le altre coppe. Niente male, davvero. La sua voglia di emergere, tra l’altro, ha favorito la connessione con il Napoli: la squadra di Gattuso - guarda caso un ex Ranger - è ambiziosa tanto quanto lui, e così il suo profilo è stato proposto a Giuntoli. Caldeggiato. Ma caldo, facciamo caliente, è anche il temperamento di Morelos: perde facilmente le staffe e a volte si lascia andare ad atteggiamenti non esattamente impeccabili: come quando mimò il taglio della gola con la mano ai tifosi del Celtic, dopo un’espulsione, nel bel mezzo di un derby vinto a dicembre in trasferta.