«Sentenza che divide: vedremo le motivazioni»
Cascella, ex giudice del Tas: «Per molti può togliere credibilità all’Uefa e al principio del Ffp»
Ha evitato il peggio quindi, il Manchester City, potenziale avversario della Juve nei quarti di Champions League. La porta di un futuro in Europa non viene sbarrata, con tutte le possibili ripercussioni del caso qualora fosse scattata l'esclusione. Il verdetto del Tas è benevolo con il club inglese. «Dalle prime reazioni internazionali mi è parso di cogliere sentimenti contrastanti nei confronti di tale pronuncia», ci ha spiegato ieri l'avvocato Angelo Cascella, per dieci anni Giudice del Tas di Losanna nonché esperto di diritto nazionale e internazionale. «Secondo molti, tale pronuncia toglie credibilità alla Uefa e al principio del Financial Fair Play. Per altri sembrerebbe che le squadre ricche possano godere di una protezione da parte delle autorità sportive».
DANNI INCALCOLABILI. Solo una sanzione da dieci milioni di euro, allora, per il City che dal 2012 è inquilino fisso della Champions: in pratica il male minore. Senza una presenza nel salotto buono dell'Europa, sarebbero stati dolori. «Il City è stato comunque ritenuto colpevole di non aver cooperato con gli Organi del Cfcb durante la loro attività di indagine. Le conseguenze economiche sono importantissime, visto che l'esclusione per due anni dalle Coppe avrebbe potuto indurre molti tesserati, e lo stesso Guardiola, a lasciare la società. La quale, inoltre, dalla mancata partecipazione alle Coppe, avrebbe ricevuto centinaia di milioni di euro di danno. Da quanto si evince nel dispositivo del Lodo, la gran parte delle violazioni poste alla base della pronuncia della Adjudicatory Chamber della CFCB nei confronti del City sono state considerate non provate e prescritte. Nei prossimi giorni verranno pubblicate le motivazioni e capiremo nel dettaglio le basi giuridiche che hanno determinato la decisione».
ORGANO INDIPENDENTE. Squalifica scongiurata, come nel caso del Milan due anni fa. Per la riammissione dei rossoneri in Europa League era stato decisivo il Tas, nel ribaltare il verdetto: tra l'altro, anche stavolta nella commissione è presente Ulrich Haas, allora all’interno del collegio. «In realtà il Tas è un organo indipendente, composto da colleghi della altissima professionalità provenienti da ogni parte del mondo», ha osservato ancora Cascella, attualmente impegnato come consulente legale di società, calciatori e procuratori sportivi. «I quali sono chiamati ad applicare le regole di diritto ed i Regolamenti che disciplinano le questioni giuridiche ad esso sottoposte le quali, evidentemente, erano sfuggite all'organismo dell'Uefa che aveva condannato in primo grado il City, una tra tutte la questione dirimente della prescrizione».