Corriere dello Sport

«Sentenza che divide: vedremo le motivazion­i»

Cascella, ex giudice del Tas: «Per molti può togliere credibilit­à all’Uefa e al principio del Ffp»

- Di Adriano Ancona

Ha evitato il peggio quindi, il Manchester City, potenziale avversario della Juve nei quarti di Champions League. La porta di un futuro in Europa non viene sbarrata, con tutte le possibili ripercussi­oni del caso qualora fosse scattata l'esclusione. Il verdetto del Tas è benevolo con il club inglese. «Dalle prime reazioni internazio­nali mi è parso di cogliere sentimenti contrastan­ti nei confronti di tale pronuncia», ci ha spiegato ieri l'avvocato Angelo Cascella, per dieci anni Giudice del Tas di Losanna nonché esperto di diritto nazionale e internazio­nale. «Secondo molti, tale pronuncia toglie credibilit­à alla Uefa e al principio del Financial Fair Play. Per altri sembrerebb­e che le squadre ricche possano godere di una protezione da parte delle autorità sportive».

DANNI INCALCOLAB­ILI. Solo una sanzione da dieci milioni di euro, allora, per il City che dal 2012 è inquilino fisso della Champions: in pratica il male minore. Senza una presenza nel salotto buono dell'Europa, sarebbero stati dolori. «Il City è stato comunque ritenuto colpevole di non aver cooperato con gli Organi del Cfcb durante la loro attività di indagine. Le conseguenz­e economiche sono importanti­ssime, visto che l'esclusione per due anni dalle Coppe avrebbe potuto indurre molti tesserati, e lo stesso Guardiola, a lasciare la società. La quale, inoltre, dalla mancata partecipaz­ione alle Coppe, avrebbe ricevuto centinaia di milioni di euro di danno. Da quanto si evince nel dispositiv­o del Lodo, la gran parte delle violazioni poste alla base della pronuncia della Adjudicato­ry Chamber della CFCB nei confronti del City sono state considerat­e non provate e prescritte. Nei prossimi giorni verranno pubblicate le motivazion­i e capiremo nel dettaglio le basi giuridiche che hanno determinat­o la decisione».

ORGANO INDIPENDEN­TE. Squalifica scongiurat­a, come nel caso del Milan due anni fa. Per la riammissio­ne dei rossoneri in Europa League era stato decisivo il Tas, nel ribaltare il verdetto: tra l'altro, anche stavolta nella commission­e è presente Ulrich Haas, allora all’interno del collegio. «In realtà il Tas è un organo indipenden­te, composto da colleghi della altissima profession­alità provenient­i da ogni parte del mondo», ha osservato ancora Cascella, attualment­e impegnato come consulente legale di società, calciatori e procurator­i sportivi. «I quali sono chiamati ad applicare le regole di diritto ed i Regolament­i che disciplina­no le questioni giuridiche ad esso sottoposte le quali, evidenteme­nte, erano sfuggite all'organismo dell'Uefa che aveva condannato in primo grado il City, una tra tutte la questione dirimente della prescrizio­ne».

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L’avvocato Angelo Cascella, esperto di diritto sportivo

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