«Tanta voglia di ripartire»
TISCI, PRESIDENTE SETTORE GIOVANILE E SCOLASTICO
Il movimento di base è un concetto, una filosofia di vita. Vito Tisci, presidente del Settore Giovanile e Scolastisco della Figc, questa “filosofia” la sostiene non per ruolo ma quasi per missione. Nonostante il protocollo, la ripresa dell’attività giovanile della Figc è una urgenza. «Per quando cominceremo il protocollo si sarà alleggerito. Abbiamo pressione da parte delle società, delle famiglie e ovviamente dei ragazzi che hanno voglia di tornare a giocare. L’esperienza che abbiamo vissuto è stata brutta, come un ciclone ha spazzato via tutto».
Sì, anche l’età dell’innocenza pare... Bambini e adolescenti non sanno che ne sarà di loro. «E’ una fascia d’età molto delicata. La Figc non li ha abbandonati. Abbiamo lanciato la campagna di comunicazione “Noi giochiamo a casa”, proprio per aiutare i ragazzi a non sentirsi soli o fuori da un progetto. C’è stato un contatto quotidiano con società e giocatori che fremono».
I punti interrogativi intorno ai ragazzi restano. Non si sa come si rietra a scuola, come può ripartire il calcio? «Siamo vincolati alle disposizioni governative fino al 31 luglio. Andiamo di pari passo con la scuola. Io mi auguro che i ragazzi possano tornare presto a fare quello che facevano prima. Noi seguiamo dai 5 ai 16 anni un’età che richiede molta attenzione. Però è anche vero che la salute viene prima di ogni cosa, per cui la prudenza è doverosa».
Molti giovani calciatori hanno dovuto mettere da parte il loro sogno in questi mesi, alimentando viceversa la paura che non ricominci o di essere fuori. Porteranno i segni... «Il segno lo porteremo tutti, chi ha avuto il covid e chi no, bisogna avere la forza di non mollare e ricominciare, anche se siamo ancora nell’incertezza. Purtroppo finché la scuola non detterà la modalità di rientro e ripresa, noi non possiamo fare altro che aspettare e seguirla».