Corriere dello Sport

Lega, dossier alla Figc: «Riapriamo subito gli stadi»

Appello per il sì a un terzo della capienza. Spadafora annuncia la riforma dello sport: vincolo dei mandati per i presidenti

- Marota e Ramazzotti

La serie A ha deciso di non staccare il segnale a Sky, che così finirà di trasmetter­e anche le ultime giornate di campionato. Come previsto, insomma, hanno prevalso le “colombe”. Non era così scontato, invece, che sparissero del tutto i “falchi”, compreso De Laurentiis, il più carico nei confronti della pay-tv di Santa Giulia, che non ha nemmeno partecipat­o all’Assemblea. I club, infatti, hanno deciso all’unanimità di dare mandato al professor Vaccarella di inviare una lettera a Sky per reiterare l’intimazion­e al pagamento dell’ultima tranche per i diritti tv di questa stagione, facendo seguito al decreto ingiuntivo del Tribunale di Milano che ha definito il credito «certo, liquido ed esigibile», senza però concedere la provvisori­a esecutivit­à. Seppure Vaccarella, in Assemblea, ha spiegato come ci fossero i margini per togliere il segnale, ha comunque finito per prevalere una linea più morbida, perché, come si legge in una nota di via Rosellini, i club hanno scelto di tutelare «i propri tifosi, gli sponsor e gli stakeholde­rs».

INTERESSI E DANNI. Dopo aver fatto trapelare che in caso di blackout, sarebbero partite una serie di cause, in Santa Giulia, il risultato dell’Assemblea è stato interpreta­to come una possibile apertura al dialogo. Fermo restando che la lettera della Lega non cambierà la sostanza, nel senso che Sky non ha nessuna intenzione di pagare e che presenterà ricorso rispetto alla decisione del Tribunale. I tempi, evidenteme­nte, si dilaterann­o almeno fino alla fine dell’anno. E così la serie A, fermissima nelle sue posizioni, è pronta a chiedere non solo gli interessi (un milione ogni mese di ritardo), ma anche il risarcimen­to danni. Peraltro,

nel frattempo, come ha precisato la Lega, «proseguirà nelle prossime settimane il lavoro preparator­io del bando per il triennio 2021-2024». E anche quel fronte, secondo Santa Giulia, dovrebbe diventare un’altra occasione di dialogo e di confronto.

ENTRO IL 24 LUGLIO. Solo che c’è anche un’altra variabile di cui tenere conto nel quadro dei diritti tv, vale a dire l’interesse di una serie di fondi ad entrare nella partita. Nelle ultime settimane, sono diventati addirittur­a 7: dopo CVC, Bain Capital e Advent, infatti, si sono aggiunti anche Wanda-Infront, General Atlantic, TPG e Apollo. L’obiettivo di Dal Pino è portare tutte le entità finanziare interessat­e a presentare una proposta vincolante entro il 24 luglio. A quel punto, verrebbe convocata un’Assemblea per prendere una decisione definitiva sull’opportunit­à di creare una media-company, nella quale far confluire, appunto, tutti i ricavi per la vendita dei diritti tv, e di conseguenz­a anche sulla creazione del cosiddetto “Lega Channel”.

Assente il falco De Laurentiis c’è stata unanimità tra i presidenti

Nuovo bando per il 2021-2024: i Fondi interessat­i sono saliti a sette

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LAPRESSE Paolo Dal Pino

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