Corriere dello Sport

ANTONIO CONTA

L’INTER STENDE IL TORO E AGGANCIA LA LAZIO MAROTTA CONFERMA LA FIDUCIA AL TECNICO (3-1)

- di Alberto Dalla Palma

Papera di Handanovic: Belotti firma lo 0-1 Nella ripresa Young, Godin e Lautaro ribaltano la gara Nerazzurri al secondo posto

La svolta nell’intervallo, Conte deve aver cambiato qualcosa per forza, ma nella testa della squadra, davvero impresenta­bile per un tempo. L’Inter era sotto di un gol: troppo goffa la papera di Handanovic.

L'Inter non ha fallito l'occasione di salire al secondo posto a pari merito con la Lazio (è davanti per la differenza reti) e, grazie a un grande inizio di ripresa, è riuscita a travolgere il Torino cancelland­o un primo tempo chiuso sotto per 1-0. Le reti di Young, Godin e Martinez (il Toro che segna e “risorge” contro il Toro...) hanno scacciato una crisi che sembrava dietro l'angolo e, anche se il rammarico per le occasioni perse è tanto (7 i punti lasciati per strada in maniera rocamboles­ca nel post Covid contro Sassuolo, Bologna e Verona), i nerazzurri sono tornati a -8 dalla Juventus oltre a ipotecare la qualificaz­ione alla prossima Champions. Per la matematica certezza servono 5 punti, ma sembrano... un dettaglio.

Diverso il discorso per i granata che per centrare il loro obiettivo, la salvezza, adesso non dovranno sbagliare giovedì contro il Genoa: gli uomini di Longo rimangono a +5 sul Lecce, ma non sono ancora al sicuro a dispetto di un Belotti che continua a segnare con continuità. Troppi i gol subiti, soprattutt­o in trasferta (3 ko di fila con 11 gol al passivo): ieri il Torino avrebbe potuto provare a controllar­e un avversario che sembrava a corto di fiducia, ma le distrazion­i fatali a inizio del secondo tempo hanno minato i sogni di un'impresa che avrebbe messo in discesa il resto del campionato.

BUON TORO. L'Inter sembrava aver dato la sua impronta al match fin dall'inizio, pressando gli avversari in maniera feroce e impedendo loro di articolare una manovra pericolosa. Godin e Bastoni si alzavano in continuazi­one per facilitare la riconquist­a della sfera e nel primo quarto d'ora il Torino ha faticato a uscire dalla propria metà campo. Già privo dell'infortunat­o Lukaku, Conte aveva rinunciato per scelta tecnica a Eriksen, alla seconda panchina di fila (se non è un caso, poco ci manca: è entrato a 6' dal termine), ma anche a Skriniar e l'approccio iniziale era sembrato premiare le sue scelte, ma il clamoroso errore di Handanovic su un innocuo calcio d'angolo di Verdi (gli è sfuggita la palla dalle mani) ha consentito a Belotti di andare in rete per la sesta gara di fila e di firmare l'1-0.

Per Longo, che aveva puntato su una coppia di trequartis­ti (Verdi più Ansaldi) alle spalle di Belotti per sostituire lo squalifica­to Zaza, la sfida si è messa nel modo giusto, ma alla lunga il tecnico non è riuscito a sfruttare il vantaggio. Il Toro si difendeva con il 5-3-2 arretrando gli esterni di centrocamp­o De Silvestri e Aina e facendo retroceder­e in mediana Ansaldi, bravo poi in fase di possesso a incunearsi a sinistra tra D'Ambrosio e Godin. Da quella parte l'Inter ha sofferto terribilme­nte e a niente è valso il netto predominio nerazzurro sia nel possesso palla (68%) sia nei tiri in porta (12-4). Belotti e compagni si sono difesi con ordine e sono andati più vicini al raddoppio che a subire il pari perché l'Inter, colpita in modo inaspettat­o, ha faticato a rendersi davvero pericolosa a dispetto del gran

de movimento di Sanchez e della rabbia di Martinez. I fantasmi dell'ultima settimana (appena un punto contro Bologna e Verona) hanno affollato la testa dei giocatori e in più l'assenza di Lukaku ha tolto peso e centimetri là davanti.

TRIS NERAZZURRO. La svolta per l'Inter è arrivata a inizio ripresa quando, senza apportare cambi all'undici iniziale, Conte è passato dallo 0-1 al 2-1 nell'arco di 2 minuti e 20 secondi grazie alle reti di Young, su assist di Martinez, e di Godin, su sponda di Sanchez. L'uruguaiano è diventato il diciottesi­mo marcatore diverso in A per i nerazzurri. Dopo tante rimonte subite (con 20 punti lasciati per strada), stavolta sono stati gli interisti a ribaltare il risultato e poi addirittur­a a chiudere il confronto con il 3-1 di Martinez che non segnava da 5 incontri. Per lui una liberazion­e. La scarsa concretezz­a sottoporta per una notte è svanita e la coppia Sanchez-Lautaro ha impression­ato. Il Toro è crollato a causa dei propri errori e, anche se ha avuto due palle gol con Verdi (sul 2-1) e con Belotti (traversa sul 3-1), è sembrato uscire dal match. Come se non si aspettasse di essere travolto da tre reti in tredici minuti. Non perdeva entrambe le sfide contro l'Inter dal 2007-08 e la salvezza per Longo è ancora tutta da conquistar­e.

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Ancona Guadagno e Ramazzotti 2-7
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(al centro), 22 anni, festeggia con i compagni
Lautaro Martinez (al centro), 22 anni, festeggia con i compagni
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Possesso palla
Calci d’angolo Falli fatti Cross su azione Fuorigioco Duelli vinti % Duelli Vinti Totale passaggi Passaggi riusciti Possesso palla

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