Zenga: Abbiamo fatto il massimo
«Quando una squadra come il Cagliari può contare su giocatori che teoricamente dovrebbero essere già appagati perché sono salvi da quattro gare e che invece chiedono al mister: perché non andiamo in ritiro prima della partita? Evidentemente hanno ancora qualcosa da dare e sono certo che faranno di tutto per portare a casa punti». L'avversario non è certo di quelli più semplici da affrontare, anche perché pur con il nono scudetto cucito sul petto, la Juventus non arriverà alla Sardegna Arena per fare passerella, ma Walter Zenga è pronto, ancora una volta, a scommettere sui suoi ragazzi.
SFIDA IN SALITA. Le quotazioni di Zenga sono andate in calo nelle ultime settimane, ma è chiaro che lui e la sua squadra, con due risultati clamorosi a favore, avrebbero una nuova chance in una stagione “normale”. «Rimpianti? Giusto essere arrabbiati perché con una squadra così era lecito aspettarsi di più ma con le gare così ravvicinate e con il fatto che, ogni volta che siamo riusciti a trovare la quadra per giocare bene, abbiamo perso qualche pezzo, non potevo chiedere altro ai ragazzi. Alcuni esempi? Piscane ha giocato contro l'Udinese con ancora i postumi della frattura alle costole, Joao Pedro ha fatto una infiltrazione alla caviglia prima della gara e anche Nandez non era certo di poter scendere in campo per un fastidio muscolare». Di guai ne ha dovuto superare parecchi ma alla fine l'ex Uomo Ragno è riuscito a tenere a galla la barca rossoblù che rischiava di naufragare. E alla fine ad essere in discussione è stato proprio il tecnico. «Fa parte del gioco essere in discussione e se non lo accetti, non devi proprio partecipare, meglio restare a casa. Mi dispiace se vedo gli attacchi personali e mi piacerebbe che qualcuno potesse pensare: ma se allenasse settimanalmente con il tempo giusto a disposizione, cosa sarebbe accaduto?». Gli piacerebbe avere una nuova chance ma ora passa tutto in mano della società che dovrà prendere le decisioni.
L'AVVERSARIO. Ma ad essere tra gli osservati speciali, in questo finale di stagione, non sarà solo lui perché in tanti si giocheranno un posto nel Cagliari del futuro. Per questo motivo, fare bella figura prima contro la Juventus e poi in casa del Milan, potrebbe cambiare il punto di vista della società su parecchie posizioni. «Juve scarica? Mi aspetto una squadra che non regalerà niente, come fanno le grandi perché loro hanno la vittoria nel DNA anche se giocano un'amichevole. Ma allo stesso tempo mi aspetto un Cagliari che sappia giocarsi le sue carte provando a vincerla. Il successo ci manca da un po', ma tolti pochi episodi, la squadra si è sempre comportata bene, restando in partita in ogni occasione».
«E’ normale essere messo in discussione Perso qualche pezzo sempre sul più bello»