Corriere dello Sport

Ocampos-gol basta al Siviglia Ora la sfida col Manchester

Il Wolverhamp­ton fallisce un rigore con Jimenez dopo 13’ poi la beffa arriva nel finale

- Di Andrea De Pauli

WOLVERHAMP­TON (5-3-2): Rui Patricio 6,5; Doherty 6 Boly 6,5 Coady 6 Saiss 6,5 Ruben Vinagre 6; Dendoncker 6,5 Ruben Neves 5,5 Joao Moutinho 5,5 (21‘ st Pedro Neto 5,5); Traoré 6,5 (34‘ st Diogo Jota 5,5) Raul Jimenez 5. All.: Nuno Espirito Santo 6.

SIVIGLIA (4-3-3): Bono 7; Jesus Navas 7 Koundé 6,5 Diego Carlos 6,5 Reguilon 6; Jordan 6,5 (39’ st Franco Vazquez 6,5) Fernando 6,5 Banega 7; Suso 6,5 (44‘ st Munir sv) En-Nesyri 6 (40’ st Luuk de Jong 6) Ocampos 7.

All.: J. Lopetegui 7.

ARBITRO: Daniele Orsato (ITA) 6.

MARCATORI: 43’ st Ocampos (S).

AMMONITI: 11’ pt Diego Carlos (S), 4’ st Saiss (W), 46' st Ruben Neves (W).

NOTE: 13’ pt Bono (S) para un rigore a Jimenez (W).

Un quarto d’ora di Wolverhamp­ton, poi tanto tanto Siviglia e alla fine ecco che spunta la testolina dell’ex Genoa e Milan Lucas Ocampos, che negli ultimi scampoli regala il biglietto per le semifinali agli andalusi, che domenica prossima se la vedranno, a Colonia, con il Manchester United. Si ferma qui, il lungo cammino degli Wolves, che era iniziato addirittur­a lo scorso 25 luglio, con una sfida con i nordirland­esi del Crusaders. Per i ragazzi di Lopetegui, invece, rimane più vivo che mai il sogno di un 6º trionfo in Europa League.

CECCHINO INCEPPATO. Tutti con un ginocchio a terra contro il razzismo, prima del fischio d’inizio del signor Daniele Orsato, poi inizia uno scontro appassiona­nte tra due filosofie di gioco a dir poco inconcilia­bili. Da un lato i ragazzoni di Nuno Espiritu Santo, sette dei quali alti dal metro e 85 in sù, che cercano ossessivam­ente la verticaliz­zazione, specie per l’erculeo Adama Traoré. Dall’altro gli uomini di Julen Lopetegui,

schierati con lo stesso undici che, giovedì scorso, nel medesimo scenario della MSV Arena di Duisburg, avevano superato la Roma, che si affidano a loro rassicuran­te possesso palla e a repentini cambi di gioco. La partenza è tutta degli inglesi, che dopo neanche un giro di lancette ci provano con una capocciata di Raul Jimenez su centro dell’incontenib­ile Traoré. Il muscolato esterno spagnolo di origini maliane, appena varcato il decimo, dà vita a un’accelerazi­one paurosa, che si chiude in piena area con un intervento a forbice di Diego Carlos. Rigore netto, che spreca malamente lo specialist­a Raul Jimenez, che agli ottavi aveva deciso, proprio dal dischetto, l’eliminator­ia con l’Olympiacos. Stavolta, però, si ritrova di fronte il freddissim­o Bono, che rimane in piedi fino all’ultimo e respinge.

LAMPO OCAMPOS. Scampato il pericolo, l’ex meteora interista Ever Banega sale in cattedra e il Siviglia prende in mano il pallino del gioco in pianta stabile, anche se le chiare occasioni da gol latitano. Nel primo tempo si limitano a un bolide mancino di Suso bloccato a terra da Rui Patricio, a un diagonale malamente sprecato da En-Nesyri e a un destro a giro di Ocampos, che esce di un soffio. A inizio ripresa, En-Nesyri ci riprova con un pregevole spunto, ma la conclusion­e è fiacca. Gli andalusi non mollano la presa e, dopo un colpo di testa pericoloso di Koundé, tocca a Rui Patricio togliere dall’incrocio una punizione di Banega. Il risultato non si sblocca e Lopetegui getta nella mischia Luuk de Jong e Franco Vazquez, riorganizz­ando la fase offensiva. Cambio premiato, a due minuti dal termine, dallo stacco vincente di Lucas Ocampos su perfetto centro di Banega. Siviglia meritatame­nte in semifinale, dove se la vedrà con lo United.

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GETTY Lucas Ocampos festeggia con i compagni il gol decisivo del Siviglia

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